In attesa di conoscere il dispositivo della sentenza, nella forma integrale, della Corte di Giustizia Europea rimane la bocciatura del ricorso massiccio al sistema delle supplenze, utilizzato dall’amministrazione per un risparmio non tanto occulto sulla statale italiana e sui precari, sia docenti sia ATA.

Sembra che siano stati emanati giudizi forti:
…"La normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell'Unione"…

…"Il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato"…

Questi giudizi dimostrano la validità delle cause portate avanti dalla UIL Scuola e da altri sindacati, che potrebbero coinvolgere fino a 250mila precari della scuola, che verrebbero messi nelle consdizioni di chiedere la stabilizzazione e/o risarcimenti, complessivamente, per miliardi di euro, per gli scatti di anzianità maturati (per il periodo tra il 2002 e il 2012) e le mensilità estive se le supplenze erano su posto vacante.

Sulla base del documento ufficiale sarà possibile definire i limiti e i pregi della portata della sentenza.




RS

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 26 Novembre 2014 11:28)

 

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