Se il ministro vuol parlare di formazione parli di contratto
La risposta del segretario della UIL Scuola, Pino Turi, alle dichiarazioni della ministra Azzolina, che dai microfoni di Radio 1, ha detto che «i docenti vanno assolutamente formati. La formazione deve essere obbligatoria». |
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Federazione UIL SCUOLA RUA «Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto» Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto – commenta Turi in risposta alle dichiarazioni della ministra Azzolina, che dai microfoni di Radio 1, ha detto che «i docenti vanno assolutamente formati. La formazione deve essere obbligatoria». La formazione iniziale degli insegnanti è obbligatoria ed è compito dello Stato, una precisa riserva di legge – sottolinea Turi. La formazione del personale in servizio, invece, rientra nelle prerogative contrattuali e va affrontata in sede negoziale. Gli insegnanti sono dipendenti dello Stato, ma hanno una loro specificità. Non esiste una formazione di Stato che coinvolge l’istruzione pubblica. Al docente, nella sua dimensione individuale e collegiale va offerto un ventaglio di offerte per la formazione in servizio per evitare una deriva dirigista che potrebbe configurare perfino l’indottrinamento. È lui stesso che decide. Invece tutti si sentono ‘formatori’ di qualcun altro. Va rispettata la delicata funzione docente. Questo tema richiama una volta in più la necessità di sedi di garanzia della libertà di insegnamento. Anche per questo serve il rinnovo del contratto.
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^Fonte» UIL Scuola Rua_CS_29GEN2020 = RS_2020-01-29» |
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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 29 Gennaio 2020 18:22)