1.1) Documentazione (sito esterno)
UIL Scuola, Comunicato, 13-06-2016
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UIL Scuola
13 Giugno 2016

La valutazione nella scuola dell’autonomia
Riunisce il Cspi
Direttiva sulla valutazione dei dirigenti scolastici
La posizione della Uil Scuola

La direttiva proposta dal Miur alle organizzazioni sindacali, oggi [N.d.R.: 13 giugno 2016] in discussione al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, per il prescritto parere sul progetto di valutazione, trasforma il dirigente scolastico in un burocrate, da valutare in base al principio delle performance, applicando un modello valutativo del tutto estraneo alla scuola, che ha storiche specificità, da sempre riconosciute dagli studiosi delle scienze pedagogiche e sociologiche.

La libertà di insegnamento e di apprendimento, il diritto allo studio, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie, oltre che essere garantiti dalla Costituzione, sono insieme e da sempre fondati sui principi dell’autonomia delle scuole e della loro terzietà.

È decisamente un ritorno al vetero modello burocratico, che penalizza le necessità di valorizzare e di migliorare il sistema a tutto vantaggio dei criteri di controllo e di condizionamento.

La valutazione dei dirigenti scolastici, se non interverrà un forte ripensamento, rischia di eliminare garanzia, trasparenza e salvaguardia dagli arbitri, assoggettandoli non solo agli apparati della burocrazia amministrativa con a capo i direttori scolastici regionali, ma rendendoli funzionali e subordinati al potere Esecutivo.

La direttiva disciplina il procedimento valutativo, con “particolare riferimento alla rilevazione dei risultati conseguiti e disciplina altresì gli effetti della valutazione ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato….” spostando di fatto risorse dalla retribuzione di risultato, in violazione della vigente normativa contrattuale, con la conseguenza che con i soldi di tutti si daranno premi a pochi in dispregio del fatto che si tratta di materia di contrattazione che deve trovare, nell’ambito negoziale, il necessario consenso.

L’ impegno dei dirigenti è, comunque, direttamente “commisurato” ai risultati conseguiti, ma non solo a quelli.

Questo approccio riserva alla contrattazione integrativa una funzione del tutto residuale, rappresentando l’ennesima limitazione, illegittima e inaccettabile, alle prerogative della contrattazione.

La Uil Scuola propone che insieme ad organismi indipendenti siano adottati criteri oggettivi che valutino soprattutto le azioni messe in campo, oltre che i risultati degli alunni e il grado di apprezzamento della comunità professionale e sociale nei confronti del dirigente.

E’ necessario mantenere il riferimento esclusivo agli atti dell’autonomia, alla valorizzazione delle risorse umane, all’implementazione condivisa dei modelli organizzativi, alla cultura della promozione e del coinvolgimento degli organi collegiali nella gestione tutta dell’istituzione scolastica, nell’ottica dell’autonomia scolastica e della responsabilità nei confronti della comunità scolastica.

Le ricadute valutative su tutto il personale in servizio debbono trovare nel contratto la sede della discussione e della attuazione.

La contrattazione è il vero strumento di modernizzazione perché flessibile.

La Uil Scuola da tempo denuncia che alla peggiorata condizione retributiva, alle molestie burocratiche e alle responsabilità sempre più pesanti che gravano sui dirigenti scolastici, si aggiungerà una valutazione ingiusta per le persone e inefficace rispetto all’obiettivo di qualificazione del sistema nazionale dell’istruzione nel quadro definito dall’autonomia scolastica.

In questo contesto, quello dell’autonomia scolastica, andrebbe ripensata l’intera questione relativa alla valutazione, che riguarda anche tutte le altre figure professionali, a cominciare da quella docente.


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso il sito web della UIL Scuola, esterno, al link »

Lettera al Presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione


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esterni

1.2) Documentazione (sito esterno)
UIL Scuola, Lettera, 13-06-2016
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UIL Scuola
11 Giugno 2016

Lettera al Presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
Valutazione dei dirigenti scolastici

Caro Presidente,

come saprai, il 6 maggio u.s., in sede di prima “informativa” sul sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, siamo stati presi da un senso di indeterminatezza e non poca preoccupazione.

In quella sede abbiamo evidenziato la parzialità e la stretta soggettività di una procedura che, priva di criteri certi e trasparenti, nega l’autonomia scolastica.

Infatti la direttiva si pone in antitesi con tutti i principi e le funzione dell’autonomia, fin qui intesa e codificata dal “Regolamento sull’autonomia scolastica” come libertà d’iniziativa e flessibilità, che trova all’interno della complessa realtà scolastica ogni elemento di una moderna e non burocratica gestione.

La direttiva predisposta per la valutazione dei dirigenti scolastici induce, invece, la valutazione “etero diretta” dall’esterno con procedure di valutazione burocratiche che avrebbero la conseguenza di condizionare in modo  evidente la funzione dirigenziale, privandola di quella forma di libertà e autonomia che  dovrebbe, al contrario,  caratterizzarla.

La direttiva, così come è concepita, induce la gerarchizzazione della funzione rimettendola nella vecchia logica centralistica ed amministrativa che rischia di condizionare pesantemente i dirigenti stessi che,  privandoli di ogni garanzia di trasparenza e di salvaguardia da eventuali arbitri burocratici, farebbe venire meno gli elementi caratterizzanti dell’autonomia scolastica.

La delicatezza della materia relativa alla valutazione dei dirigenti scolastici è tale da determinare ricadute importanti su tutta la riforma denominata “Buona Scuola”, rappresentandone, sicuramente un nodo importante da sciogliere.

Pertanto ci rivolgiamo a te, in quanto Presidente del  Consiglio Superiore  della pubblica istruzione, quale  Organo consultivo che, nel  dare il suo autorevole parere al Ministro, tenga conto delle contestazioni e critiche che sarebbe utile illustrare a te e al consiglio in un’apposita audizione che con la presente siamo a chiederti.

Tanto in quanto l’autorevolezza dell’Organismo, che presiedi in autonomia, deve vedere prevalere,  nell’espressione del prescritto parere,  anche oltre gli interessi di categoria, il supremo interesse della scuola pubblica, quella della Costituzione, che da questa impostazione esce fortemente indebolito.

In attesa di cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti,

Rosa Cirillo
Segretaria dipartimento dirigenti scolastici

Pino Turi
Segretario generale


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Ultimo aggiornamento (Martedì 14 Giugno 2016 09:56)

 

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