Informazioni contabili e controllo fiscale: il parere del Garante della privacy
L'Autorità Garante per la protezione dei dati ha espresso il suo parere sullo schema di provvedimento dell'Agenzia delle entrate, per il controllo fiscale (cosiddetta "comunicazione integrativa annuale"). |
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Garante per la protezione dei dati personali, 15 novembre 2012, Comunicato stampa
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Fisco: archivio rapporti finanziari, sì alle modalità per la trasmissione dei dati, ma il Garante privacy vigilerà sul nuovo sistema L'Autorità Garante per la protezione dei dati ha espresso, nella riunione di oggi, il suo parere sullo schema di provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate che stabilisce le modalità con le quali gli operatori finanziari dovranno trasmettere all'Agenzia, a fini di controllo fiscale, le informazioni contabili relative ai conti correnti (saldo iniziale e finale, importi totali degli accrediti e degli addebiti) e ai rapporti finanziari per la cosiddetta "comunicazione integrativa annuale". Lo schema tiene conto delle osservazioni e delle richieste avanzate dall'Autorità, in un precedente parere del 17 aprile 2012, finalizzate all'adozione da parte dell'Agenzia di più elevate misure di sicurezza a protezione dei dati dei contribuenti, considerata l'enorme concentrazione di informazioni presso l'Anagrafe tributaria e il potenziale di rischio difficilmente riscontrabile in un ordinario esercizio dell'attività finanziaria o bancaria. Il nuovo schema prevede che i dati vengano trasmessi attraverso una nuova infrastruttura, il "Sistema di interscambio" (SID), e non più con il servizio Entratel inizialmente individuato. Il nuovo sistema consente di realizzare procedure di trasmissione totalmente automatizzate. Banche e operatori finanziari dovranno utilizzare due sistemi alternativi di intercambio informatizzato con il SID: o mediante un server FTP, cioè un "nodo" di colloquio con l'Agenzia, o mediante il servizio di Posta elettronica certificata (PEC), utilizzabile in caso di file di piccole e medie dimensioni. La predisposizione dei file da trasmettere all'Agenzia dovrà essere effettuata esclusivamente dall'operatore finanziario che non potrà avvalersi di intermediari fiscali e dovrà utilizzare meccanismi automatizzati di estrazione, composizione, compressione e cifratura. Il file cifrato dovrà essere conservato nei nodi FTP per il tempo strettamente necessario allo scambio dei dati. Come richiesto dal Garante, il provvedimento definisce anche il periodo di conservazione dei dati: non potrà superare i 6 anni, allo scadere dei quali le informazioni saranno automaticamente cancellate. Nell'esprimere parere favorevole, il Garante ha chiesto all'Agenzia di adottare alcune misure di sicurezza, prevedendo innanzitutto che il protocollo FTP utilizzato per l'intercambio dei dati sia cifrato. L'Autorità ha, inoltre, individuato le misure e gli accorgimenti che l'Agenzia e gli operatori finanziari, chiamati a svolgere un ruolo rilevante nella messa in sicurezza del nuovo canale di trasmissione, dovranno adottare al fine di minimizzare i rischi di accessi abusivi e trattamenti non consentiti. Nel prescrivere queste misure, il Garante ha tenuto conto delle esigenze dei piccoli operatori che non riescono ad automatizzare completamente la procedura di estrazione e invio. L'Autorità, visto l'attuale stato di avanzamento della realizzazione del SID, si è comunque riservata di verificare nel dettaglio il completamento delle funzionalità della nuova infrastruttura informatica, anche prima della messa in esercizio. Per quanto riguarda infine il provvedimento del Direttore dell'Agenzia con il quale saranno individuati i criteri per la formazione delle liste selettive dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l'Agenzia ha dichiarato che sarà sottoposto preventivamente al Garante. La procedura di verifica preliminare dovrà comunque essere prevista per ogni ulteriore utilizzo dei dati collegato ad altre finalità (es. controlli ISEE). Roma, 15 novembre 2012 |
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Il Garante per la protezione dei dati personali è un'autorità amministrativa indipendente istituita dalla cosiddetta legge sulla privacy (legge 31 dicembre 1996, n. 675) - che ha attuato nell'ordinamento giuridico italiano la direttiva comunitaria 95/46/CE - e oggi disciplinata dal Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003 n. 196). *(Dal sito > www.garanteprivacy.it) |
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Ultimo aggiornamento (Venerdì 16 Novembre 2012 03:49)