Si è svolto l’incontro, in prosecuzione dei precedenti, tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali relativamente all’informativa sugli organici del personale scolastico, per l’anno scolastico 2010/11.


Anche se l’incontro ha avuto ancora carattere interlocutorio siamo però in presenza di dati più puntuali rispetto al numero degli alunni.

L’applicazione dell’art.64 della Legge 133/08 comporta, per l’anno scolastico 2010-11, una riduzione complessiva di organico di 25.600 unità.

La riduzione, che l’Amministrazione intende realizzare, anche tenendo conto della previsione dell’andamento degli alunni, dovrebbe portare ad una contrazione di organico di circa:
8.000   unità nella scuola primaria,
3.700   nella scuola secondaria di primo grado,
13.900 nella secondaria di secondo grado.

Per tale intervento l’Amministrazione, oltre a tener conto dell’andamento degli alunni, agirà sull’innalzamento del rapporto alunni/classi, sul dimensionamento della rete scolastica e sul riordino dei cicli di studio.

Nella scuola dell’infanzia viene confermato il consolidamento in organico di diritto dei 590 posti assegnati lo scorso anno nel fatto.

Anche per il Sostegno viene confermato l’incremento triennale dell’organico di diritto, previsto dalla Legge 244/07, che verrà determinato in 63.348 unità di personale.

Sempre sul sostegno, invece, una sentenza della Corte Costituzionale del 26 febbraio scorso ha abrogato i limiti del tetto massimo complessivo di organico previsto dalla stessa Legge.

Rispetto alla riduzione complessiva dell’organico l’Amministrazione ha comunicato che sembrerebbe orientata ad agire in parte anche nel fatto.

Una parte dei 25.600 posti, circa 3.500, il 14% del totale, verrebbero ridotti in organico di fatto e non in quello di diritto.

Questo potrebbe avere ricadute positive sulle nomine in ruolo e consentirebbe una gestione più flessibile degli organici.

L’altra novità riguarda l’orientamento dell’Amministrazione, a causa del ritardo delle iscrizioni, di caricare i problemi della gestione dell’organico della secondaria di secondo grado non solo nel diritto ma anche sul fatto.

Questo, ad avviso dell’Amministrazione, si dovrebbe tradurre nella non applicazione in modo rigido della riconduzione delle cattedre a 18 ore.

Nella sostanza si dovrebbe mantenere la titolarità, in presenza di personale di ruolo, anche alle cattedre con almeno 15 ore.

La UIL SCUOLA ha ribadito che un problema straordinario come questo non può essere affrontato e gestito con sistemi e strumenti tradizionali.

Per la UIL SCUOLA bisogna agire sulla mobilità, prevedendo il mantenimento della titolarità per il personale in soprannumero, e sull’istituzione di un organico funzionale per un uso flessibile delle risorse professionali che potranno derivare da situazioni di esubero.

La UIL SCUOLA ha ribadito che bisogna sempre partire dalle reali esigenze di funzionamento delle singole istituzioni scolastiche, verificando scuola per scuola eventuali situazioni di criticità, sia legate al numero degli alunni per classe che alla nomina dei supplenti.

E’ su questi aspetti che valuteremo la capacità dell’Amministrazione, se sarà in grado di gestire tutta la fase di determinazione degli organici rispettando l’esigenza di funzionalità delle scuole.

Per quello che riguarda il personale ATA l’Amministrazione si è limitata a fornire una prima serie di dati rinviando la discussione di merito ad un incontro specifico.

Per la UIL SCUOLA, su questo tema, occorre affrontare la redistribuzione dell’organico partendo dalle effettive necessità delle scuole e dai carichi di lavoro del personale e definire un organico previsionale di area C, per mettere in condizione l’unità dei servizi di operare al meglio, con una più moderna organizzazione del lavoro per dare certezze e maggiori opportunità professionali ai lavoratori.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 05 Marzo 2010 17:12)

 

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