ATA - Pisa > Saltano le nomine per 360 precari ATA
La UIL Scuola chiede che le nomine vengano effettuate entro agosto.
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Saltano le nomine per 360 precari ATA
Una storia tutta italiana rischia di mettere in crisi l’ordinata apertura dell’anno scolastico e la vita di centinaia di famiglie.
Da molti anni il mese di agosto è dedicato alle operazioni di nomina dei supplenti annuali, e questa è una scadenza “conosciuta” dal MIUR.
Logica vorrebbe che tutte le operazioni, tutti i chiarimenti e le note (più o meno conosciute) siano a disposizione degli uffici preposti alle nomine, alle organizzazioni sindacali, alle scuole e ai lavoratori interessati.
Quest’anno mentre le operazioni di nomina erano già attivate (pubblicazione sull’albo ufficiale, individuazione degli aventi diritto, ecc. ), durante la fase di assegnazione delle supplenze le operazioni sono state sospese dall’Amministrazione.
Successivamente tutte le procedure sono state rinviate e “passate” agli Istituti scolastici.
La UIL-Scuola ha sostenuto, quando è stata interpellata, ed è convinta che i “cosiddetti” motivi ostativi non erano di impedimento a continuare le nomine.
La UIL-Scuola ritiene inoltre che , pur con ulteriori sacrifici di tutte le parti in causa, le nomine dei supplenti (assistenti amministrativi e collaboratori scolastici, quelle degli assistenti tecnici sono già state effettuate) potrebbero ancora essere portate a termine dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Pisa entro il mese di agosto. Tutto questo potrebbe avvenire come in altre province, hanno provveduto a riservare delle quote a possibili (e probabili, a parer nostro) ulteriori aventi diritto.
Il rinvio di queste incombenze agli Istituti scolastici non risolverebbe i “presunti” problemi burocratici, ma li aggraverebbe con il facile rischio di proteste, contestazioni e ricorsi.
Inoltre in caso di ulteriori “inceppamenti” più o meno burocratici, e ulteriori rivii nella conferma del personale precario, avente diritto, provocherebbe:
disfunzioni nell’avvio regolare dell’anno scolastico;
rischio di spese insostenibili a carico degli istituti scolastici già tartassati dai tagli ministeriali;
il pagamento del TFR con una spesa straordinaria, difficilmente quantificabile ma sicuramente nell’ordine di centinaia di migliaia di euro.
UIL Scuola Pisa - Segreteria Provinciale
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Ultimo aggiornamento (Sabato 28 Agosto 2010 08:23)