Trovare soluzioni che garantiscano la comunità, il sistema scolastico provinciale e i diritti delle decine di migliaia di studenti e genitori.

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Consiglio provinciale della Provincia di Pisa


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Allegato C Testo votato
O.d.G. del
Consiglio provinciale della Provincia di Pisa

Oggetto: annullamento parziale con sentenza del Consiglio di Stato del concorso a Dirigente Scolastico.

I fatti

Il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca con decreto ministeriale del 13 luglio 2011 ha emanato un bando di concorso nazionale per titoli ed esami al fine di reclutare i Dirigenti scolastici delle scuole pubbliche, vista la grave carenza di tali figure professionali su tutto il territorio nazionale.

La Commissione regionale nominata allo scopo ha concluso da tempo i lavori e sono stati nominati i vincitori del concorso che hanno preso servizio per la gran parte nell’anno scolastico 2012/2013, ed hanno quindi ultimato l’anno di prova.

A seguito di un ricorso presentato da alcuni candidati il TAR della Toscana con sentenza emanata il 19 aprile 2013 ha annullato il risultato del concorso, a livello regionale, fondamentalmente per due motivi: la composizione della commissione a seguito delle dimissioni del Presidente della stessa, sostituito con un Dirigente scolastico anziché con un Docente universitario (come previsto invece dal regolamento); la correzione, inoltre, delle prove ritenuta inidonea in due casi perché svolta in separata sede dai singoli esaminatori, e non collegialmente

Il Consiglio di stato, dopo aver accolto l’istanza cautelare ed aver sospeso gli effetti della sentenza del TAR, con sentenza n. 990 del 3 marzo 2014 ha annullato parzialmente il Concorso per motivi formali, non avendo ritenuto corretta la procedura di sostituzione del Presidente della Commissione.

Le conseguenze

In Toscana 112 Dirigenti scolastici sono entrati in servizio in quanto vincitori di concorso; il Consiglio di Stato ha rilevato un vizio di forma commesso dalla Amministrazione, senza evidenziare dubbi sull’operato della Commissione, sulla sua imparzialità né sulla sua competenza, né quindi sulle capacità dei vincitori e degli idonei a seguito del Concorso.

Il rischio di dover ripetere la correzione di una parte delle prove scritte e tutte le prove orali, priverà di fatto 112 scuole toscane dei propri Dirigenti, i quali,immessi in ruolo con il concorso, da quasi due anni gestiscono più di un quarto delle scuole toscane e della

Provincia di Pisa, con le responsabilità ed il peso di Istituzioni scolastiche che in media hanno di più di 1000 alunni e 100 dipendenti tra docenti ed ATA.

Nell’attuale fase storica, nel territorio regionale si è ormai completato in gran parte il dimensionamento e la riorganizzazione della rete scolastica ed in particolare degli Istituti comprensivi.

La Provincia di Pisa, dal momento in cui sono state trasferite a questo Ente le competenze su programmazione della rete scolastica, si è mossa per garantire alle scuole una struttura gestionale che garantisse stabilità e facilitasse l’integrazione tra cicli scolastici a tutto vantaggio della lotta alla dispersione e del successo formativo, ivi compresa la scelta di organizzare tutte le nostre scuole di base in Istituti comprensivi, che sono rimasti gli stessi dal 2003 ad oggi. Tutti ciò per garantire il massimo di stabilità possibile al personale delle scuole che sono state così in grado di avviare processi di miglioramento con tempi adeguati.

In questa prospettiva l’assenza o la precarietà del Dirigente scolastico rappresenta l’impossibilità di perseguire questo fine proprio a causa della brevità degli orizzonti temporali nei quali la scuola è costretta ad agire.

Le scuole toscane che rischiano di rimanere senza il loro Dirigente scolastico sono circa un quarto del totale: in una situazione caratterizzata da numeri così importanti, il rischio di un collasso organizzativo di tutto il sistema scolastico regionale è concreto ed allarmante, a causa anche del numero di reggenze che si verrebbe a creare, con Dirigenti a mezzo servizio tra la scuola di titolarità e quella in reggenza.

L’interruzione infine del lavoro che i Dirigenti portano avanti nelle loro scuole da due anni interromperebbe, con gravi conseguenze, non solo un processo di rinnovamento e qualificazione delle scuole stesse, ma anche il patto stretto con gli studenti e le loro famiglie, i docenti ed il personale, gli Enti locali ed il territorio di riferimento tutto.

Le richieste

Questa Provincia, nel valutare negativamente, a fronte dell’importanza della problematica, la lunghezza dei tempi occorsi per addivenire al giudizio di merito, chiede che siano trovate soluzioni che garantiscano gli interessi della comunità provinciale, del sistema scolastico provinciale, ed i diritti delle decine di migliaia di studenti e genitori che devono vedersi assicurato il miglior servizio possibile offerto dalle scuole del territorio.

Rivolge perciò a tutti gli attori di questa vicenda, in particolare al Ministro della pubblica istruzione, Università e ricerca e all’USR la raccomandazione di tutelare gli interessi degli studenti, delle loro famiglie, e del personale delle scuole, che si trovano a subire loro malgrado e senza alcuna responsabilità questa situazione, ricercando soluzioni immediate e definitive al problema.

Invia il presente atto al Ministro dell’Istruzione Giannini, al Presidente della Regione Toscana, all’Assessore regionale all’istruzione, ai Deputati e ai Senatori eletti nei collegi di riferimento, ai Sindacati provinciali, alle Province toscane, ai 39 Comuni della Provincia di Pisa, alle scuole autonome della Provincia.


 

Estratto

 

 

Ultimo aggiornamento (Giovedì 20 Marzo 2014 14:43)