Le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia sono l’occasione per riflettere sull’insostituibile ruolo che la scuola ha svolto e continua a svolgere, quale “collante culturale” e “motore” della nostra comunità e del nostro Paese.

Le scuole pubbliche, comunali prima e statali poi, hanno contribuito attivamente all’unificazione culturale e allo sviluppo dell’Italia, attraverso la difficile e capillare opera di alfabetizzazione e di diffusione della lingua italiana, grazie alle scuole elementari, “istruzione obbligatoria” e gratuita, e a un sistema di scuole superiori e di convitti.

L'istituzione "scuola" è, giustamente, uno dei protagonisti dell’anniversario e deve quindi attivarsi per iniziative che trasmettano e coinvolgano gli studenti nella rivisitazione del percorso unitario del nostro Paese, delle problemi che la nostra comunità ha superato, degli errori che vi sono stati perché non si ripetano, di quelle sfide che siamo chiamato ad affrontare e di quelle che affronteremo in futuro.

Con il Decreto Legge 22 febbraio 2011, n. 5, il prossimo 17 marzo è un giorno festivo, con conseguente chiusura delle scuole, ma i docenti, dirigenti scolastici e il personale della scuola tutto deve sentirsi impegnato a informare i ragazzi sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con la cognizione che tutto il 2011 è dedicato alle celebrazioni, quale occasione per riaffermare il ruolo, la specificità, la positività, la “potenza” della scuola e “dell’istruzione” nella società dell’informazione e della conoscenza globalizzata.

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