UIL Scuola Pisa, 2 novembre 2011, comunicato

UIL Scuola Pisa
Segreteria Provinciale

La UIL Scuola di Pisa è venuta a conoscenza che l’Agenzia Equitalia ha inviato un sollecito di pagamento,  a una scuola pisana (solo a una?), relativo a fatture, per visite fiscali effettuate, da regolarizzare entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso, preavvertendo, inoltre, che, in caso di mancata regolarizzazione della posizione, nel suddetto termine, si riserva di dare esecuzione alle procedure coattive di recupero.

La Segreteria della UIL Scuola di Pisa fa notare che:

 il pagamento di quanto richiesto ridurrebbe o annullerebbe la possibilità della scuola di fare fronte a parte dei servizi che deve fornire.

 per alcuni dei periodi per i quali è richiesto il pagamento delle visite fiscali, il MIUR non ha erogato o ha ridotto fortemente i finanziamenti previsti;

 le disponibilità di cassa e di bilancio degli istituti sono molto modeste e non sono in grado fare fronte a fatture da 3000/4000 euro. 

La UIL Scuola di Pisa chiede una soluzione positiva perché siano salvaguardati i servizi che la scuola fornisce agli alunni e agli studenti, con l’adozione di due interventi urgenti e doverosi:

 l’assegnazione, all’Istituto, dei fondi necessari per il pagamento dei corrispettivi delle visite fiscali;

 l’intervento verso l’Agenzia Equitalia per il rinvio e/o la rateizzazione di quanto richiesto. 

Manifestiamo, con l’occasione, il dispiacere per la procedura attivata, che, direttamente o indirettamente, riguarda “pubbliche amministrazioni”, che dovrebbero “comunicare” in conferenze di servizio, non con atti “formali”.

Da questa situazione due insegnamenti:

 non vanno presi sul serio le “grida” manzoniane sulla lotta all’assenteismo;

 si deve stare attenti (istituti e dirigenti) ai rischi connessi all’invio di richieste di visite fiscali. 

La UIL Scuola di Pisa ha chiesto alla Segreteria Regionale e alla Segreteria Nazionale di rappresentare all’Amministrazione a livello Regionale e Centrale, le difficoltà nelle quali sono costrette a muoversi gli istituti scolastici: le scuole non possono essere lasciate sole.