La nota della UIL Scuola.

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UIL SCUOLA, 24 settembre 2013, Nota


 

Decreto 104 del 12 settembre 2013
Nota della UIL Scuola Audizione VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati

A parere della UIL Scuola si tratta di un provvedimento che va nella direzione giusta: favorisce la continuità didattica e di funzionamento e mostra attenzione e sostegno al sistema di istruzione.

Non si tratta certo del cambiamento necessario in termini di qualificazione della spesa pubblica (siamo ai livelli più bassi in termini di rapporto tra spesa per istruzione e spesa pubblica e nelle retribuzione degli insegnanti e del personale).

In particolare rappresentano elemento positivo l'aumento di organico di diritto dei posti per il sostegno, la reiterazione per un ulteriore triennio del piano triennale di immissioni in ruolo, l'immissione in ruolo fino ad ora bloccata, per amministrativi e tecnici.

Rappresentano elemento di positività anche la possibilità di ingresso gratuito per insegnanti nei musei e l'attenzione ed il potenziamento delle attività di orientamento per gli studenti, il rilancio della istruzione tecnica superiore, elemento innovativo che va ulteriormente valorizzato.

Auspichiamo un cambio di passo per sostenere l'impegno professionale già nel decreto fiscale con la reintroduzione della possibilità di defiscalizzare spese per l'autoaggiornamento (acquisto di libri, riviste, materiale informatico).

Va sviluppato il processo di aggiornamento e formazione continua.

Va, a parere della UIL Scuola, trovata soluzione al mancato riconoscimento della specificità dell'anno scolastico in materia previdenziale (così detta Quota '96).

In merito all'articolato si evidenziano le seguenti proposte di modifica:

Articolo 5 – Comma 4 - Si ritiene improprio finanziare un’azione di infrastruttura tecnologica come quella dei laboratori scientifico tecnologici con i fondi della legge 440/97; il suo spirito è quello dell’ampliamento e dell’arricchimento dell’offerta formativa a supporto dei processi di sviluppo dell’autonomia scolastica. L’infrastruttura tecnologica va sostenuta attraverso un piano di ampio respiro temporale e sistemico.

Articolo 6 - Adozione dei libri di testo: lasciare il termini "sono adottati", non "possono". Non si capisce chi altro dovrebbe decidere se non gli insegnanti.

Articolo 7 - Eliminare tra le competenze del ministero il "fissa i metodi didattici". Non può il ministero intervenire sui metodi didattici,che sono in capo agli insegnanti. Si prospetterebbe una sorta di didattica di Stato.

Articolo 8 - Togliere il termine "interessati" dopo studenti. L’orientamento costituisce una misura di intervento rivolta a tutti gli studenti e non solo agli interessati.

Articolo 12 - Conveniamo che vadano rivisti i parametri, ma occorre fare riferimento alla Conferenza Stato-Regioni, va evitato un rinvio decisionale ad un organismo che non ha specifiche competenze decisionali di impianto nazionale, né giova creare un ulteriore intreccio decisionale. Si può sostituire la formulazione con il termine "tenendo conto di quanto definito in sede di Conferenza Stato-Regioni".

Articolo 15 - Eliminare, con riferimento al piano triennale, "previo contrattazione". Già prima del piano triennale, concordato con il governo in carica nel 2011, è stata definita una modifica del contratto nazionale che ha ridotto la incidenza della progressione economica. Tale modifica rimane operante fino a nuovo contratto. Non si comprende quale ulteriore modifica si ipotizza, tra l'altro in regime di ulteriore blocco del contratto.

A parere della Uil Scuola vanno assicurate tutte le tutele necessarie al personale docente inidoneo all’insegnamento che può svolgere altre mansioni. Queste le proposte emendative al testo :

− consentire a coloro che hanno i requisiti ‘pre-Fornero’ di poter andare in pensione, come previsto per i dipendenti in sopranumero;

− prevedere il passaggio ad altra amministrazione scolastica lì dove già c’è l’utilizzo (ad es. provveditorati, direzioni regionali, ministero);

− consentire la mobilità intercompartimentale, con passaggio ad altra amministrazione, con disponibilità di organico con tutte le tutele territoriali e professionali.

Articolo 15 - Comma 5 - Eliminare la previsione di integrare le commissioni mediche operanti nelle Asl ai fini della dichiarazione di inidoneità del personale scolastico con un rappresentante del MIUR, onde evitare confusione di competenze.

Articolo 15 – Comma 9 - Eliminare “purché non si determini soprannumero”; il richiamo è superfluo in quanto il transito ad altra classe di concorso od insegnamento avviene già, ed ovviamente solo per chi possiede i titoli necessari, solo a condizione che non ne risultino generate nuove situazioni di esubero.

Articolo 16 - Tale articolo va a nostro parere riformulato. E' infatti, ad esempio, improprio il riferimento a “formazione obbligatoria”. Per quale personale, per quante ore, chi decide. Si tratta tra l'altro di materia che, riguardando obblighi dei servizio, è connessa all'orario ed alla retribuzione, materie squisitamente di competenza contrattuale.

L'articolo andrebbe semplificato, essendo tra l'altro positivo l'intervento finanziario che andrebbe però stabilizzato. Il recente contratto integrativo per la formazione, pur nella scarsità di risorse, va nella direzione che può essere da riferimento all'articolo 16.

Si tratta di sostenere le innovazioni e nel contempo di prevedere le sedi reti di scuole per la realizzazione.

Proposta di emendamento:

Articolo 16 - Comma 1:

− Cassare “ i risultati dei test di valutazione sono meno soddisfacenti ed“

− Cassare, dopo formazione, la parola “obbligatoria”

Articolo 16 – Comma 2:

Cassare “anche attraverso convenzioni con le università statali e non statali, da individuare nel rispetto dei principi di concorrenza e trasparenza”.

Abbiamo preoccupazione che anche questa volta anziché operare per sostenere e qualificare aggiornamento e formazione come momenti ineliminabili (in tal senso obbligatori) ed insiti nella funzione docente ci sia un impoverimento professionale a vantaggio delle università, ed il tutto si riduca a difficili controlli burocratici di ore di ascolto.

Per quanto attiene all’accesso gratuito ai musei statali e siti archeologici va eliminata la dicitura “in via sperimentale”: non si comprende, infatti, che attività possa essere prevista se non quella che si verrà a realizzare, concretamente, a seguito di tale disposizione. La previsione di una fruizione limitata da parte dei docenti contrasta con lo spirito della norma orientata a favorirne l’utilizzo.

Il decreto poco interviene sul valore del lavoro e dell'impegno professionale.

Sul versante retributivo c'è una vera emergenza e non possiamo accettare la sottrazione di 300 milioni di euro avvenuta con il decreto del Governo di agosto che ha ulteriormente bloccato gli aumenti per anzianità coperti da fondi (appunto 300 milioni già stanziati).

Cogliamo la occasione per sollecitare governo e parlamento a rivedere tale decisione. Per il personale della scuola si tratta di una doppia penalizzazione, blocco del contratto e della progressione per anzianità.

Al contrario il lavoro e l'impegno professionale vanno valorizzati e riconosciuti come una leva ineliminabile per una scuola di qualità.

Per la Uil Scuola è intervenuta Noemi Ranieri.

24 settembre 2013


Estratto

Decreto 104 del 12 settembre 2013
Nota della UIL Scuola
Audizione VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione
Camera dei Deputati
24 settembre 2013

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