La UIL Scuola chiede che il decreto sia modificato.

 

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UIL Scuola, 17 luglio 2012, Report riunione al MIUR.

 


Uil Scuola: "Modifiche al decreto"
DECRETO LEGGE SULLA REVISIONE DELLA SPESA
Il resoconto della riunione al ministero

Il 17 luglio 2012 è proseguito l’esame del decreto sulla revisione della spesa, D.L. 6 luglio 2012 n.95, con particolare riferimento all’art.14. Per la Uil scuola ha partecipato Pino Turi.

Il ministero ha illustrato alle organizzazioni sindacali i contenuti del Decreto Interministeriale, applicativo D. L. n. 95/12 che, peraltro recepisce alcune delle proposte di modifica avanzate nella UIL nella precedente riunione:

  • riapertura termini per chiedere ed ottenere il collocamento in pensione per coloro che ne hanno i requisiti;
  • la possibilità del personale appartenente alla classe di concorso C999 e C555, fornito di altra abilitazione all’insegnamento, di transitare nel ruolo corrispondente;
  • possibilità di partecipare ai corsi di riconversione professionale da attivare a cura dell’amministrazione .

La Uil, tuttavia, ha riaffermato la propria preoccupazione e forte contrarietà rispetto ad un provvedimento sbagliato e contradditorio: da una parte adotta importanti ed apprezzabili modifiche in termini di modernizzazione del sistema, dall’altro con il trasferimento coattivo nel ruolo degli assistenti amministrativi e tecnici, dei docenti inidonei e di docenti delle cl. di concorso C999 e C555, crea le condizioni di inefficienza dei servizi amministrativi e tecnici, determinando pesanti diseconomie che si scaricano negli anni prossimi.

E’ del tutto evidente che si tratta di tagli lineari, avulsi dalla revisione della spesa che a fronte di un risparmio finanziario immediato, peraltro di dubbia realizzazione, compromette la funzionalità dell’intero sistema, impedendo per i prossimi anni la prosecuzione dell’attività lavorativa di personale precario che ha accumulato in questi anni professionalità ed esperienze anche decennali, necessari per l’affermarsi della Scuola dell’autonomia.

Il trasferimento obbligatorio di questo personale rappresenta, un atto di dubbia legittimità non essendo consentito dal nostro ordinamento giuridico( Codice Civile, Statuto dei lavoratori) la possibilità di adibire in mansioni non equivalenti a quelle per cui è stato assunto, ciò produrrà un enorme contenzioso ed ulteriori diseconomie.

Queste considerazioni dovrebbero indurre i decisori politici ad un ripensamento complessivo del provvedimento per consentire a questo personale, al pari degli altri colleghi soprannumerari del pubblico impiego, di avere pari opportunità ed essere inseriti nella mobilità intercompartimentale, attraverso modifiche al decreto, anche derubricando ad utilizzazione il passaggio nei ruoli del personale ATA.

In questo modo si otterrebbero i risparmi previsti, ma con un processo flessibile e transitorio per il migliore utilizzo del personale interessato nel rispetto della funzionalità di del sistema scolastico.

Per questo, abbiamo chiesto di rappresentare al Ministro le motivazioni del malessere e delle giustificate proteste del personale e sostenere in sede di riconversione del decreto modifiche sostanziali al fine di salvaguardare l’efficienza stessa dell’intero sistema di istruzione .

In ogni caso abbiamo chiesto che nel testo di riconversione in legge del decreto, sia riconfermato il provvedimento del “salvaprecari”, per quei precari che per effetto dei provvedimenti in atto non potranno vedersi riconfermare il proprio contratto di lavoro a tempo determinato.
Abbiamo anche sottolineato come il D.L. prevedendo l’emanazione del decreto interministeriale, entro 20 giorni dalla sua pubblicazione, ha quantomeno configurato uno sgarbo istituzionale se non un vero e proprio atto antigiuridico, non considerando la possibilità per il Parlamento di apportare modifiche al decreto stesso.

Resta il nostro impegno nei confronti del Governo e dei gruppi parlamentari, a sostenere gli emendamenti che modifichino completamente il Decreto e ad attivare ogni iniziativa consequenziale per la tutela del personale. 


Estratto

 

Comunicato inviato da >

UIL Scuola Pisa

 

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