Deleghe legge 107: evitare gli errori lavorando sulle deleghe
L’audizione della Uil Scuola alla Camera e le schede per “leggere” i cambiamenti ipotizzabili dalla “norme in discussione. |
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1) Documentazione (sito esterno)
Fonte: UIL Scuola, Report, 14-02-2017»
UIL Scuola Deleghe della legge 107 «È l’impianto di base della legge 107 che si rispecchia in quelle deleghe, la UIL Scuola ne ha contrastato e continuerà a contrastarne le scelte con due strumenti: la contrattazione e il confronto, con la partecipazione al dibattito e alla stesura dei testi delle deleghe». Questo l’assunto di partenza dal quale si è sviluppata l’audizione di questa mattina in VII Commissione Cultura alla Camera. È stato il segretario generale, Pino Turi, ad illustrare la posizione della Uil Scuola - davanti ai parlamentari, presenti in gran numero, e ai vertici del Miur - attraverso l’esposizione della memoria depositata (nel link le schede di dettaglio*) e poi nel confronto basato su domande e risposte con i componenti della Commissione. Tra i temi posti all’attenzione della Commissione, quelli che hanno una ricaduta diretta sul personale, «perché – ha detto Turi – occorre apportare modifiche sostanziali al sistema delle deleghe, emanazione di una legge sbagliata e dunque sbagliate anch’esse», il reclutamento e formazione iniziale, il sistema di istruzione e educazione 0-6, il sostegno. «Sarebbe opportuno - ha chiarito Turi - espungere dai testi delle deleghe le materie che sono di contrattazione e che, invece, sono presenti nelle deleghe stesse». «Volete lasciare il docente di sostegno per 10 anni nello stesso posto, in nome della continuità didattica – ha detto Turi ai parlamentari – viene da chiedersi, quale alunno resta tanto in un ciclo scolastico». La continuità didattica – ha ricordato - così come è nel decreto (10 anni di permanenza sul sostegno) è una sorta di condanna, visto che il divieto di trasferimento non si trasforma in continuità didattica per gli alunni, ma solo in “continuità ambientale”, mentre sarebbe utile che ne godesse «l’alunno», non «il docente». «Siamo in presenza di una legge – ha precisato il segretario generale – che si è inventata gli ambiti, con l’effetto di fare cambiare insegnante ogni tre anni, e poi si parla di continuità didattica. Servirebbe maggiore coerenza». Accolta positivamente dalla delegazione Uil Scuola, presente Giuseppe D’Aprile, l’indicazione scaturita dai lavori della commissione e dalle indicazioni del ministero verso l’individuazione di correttivi sostanziali che portino a soluzioni concrete. |
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Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso il sito/portale web, esterno, ai link» UIL Scuola UIL Scuola, Le deleghe della 107 |
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Documentazione correlata e/o richiamata»
03 Feb |
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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 15 Febbraio 2017 01:22)