Quali ricadute sulla scuola?

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TUAC, 29-30 aprile 2013, Report (UIL Scuola)


Riunione del TUAC presso l'OCSE
Parigi 29 – 30 aprile 2013

Si è svolta a Parigi nei giorni 29 e 30 aprile la riunione semestrale del Comitato sindacale consultivo presso l'OCSE. Per la UIL Scuola ha partecipato Rossella Benedetti.

Durante l'incontro sono state illustrate e discusse diverse iniziative e indagini condotte dall'OCSE nei Paesi membri, alcune riguardanti in generale le politiche dell'educazione (Trends shaping education, Education policy outlook e Synergies for better learning, cfr. www.oecd.org) o, in particolare, l'istruzione universitaria (AHELO), altre l'istruzione degli adulti ( PIAAC -Education and skills online assessment), altre ancora la scuola dell'obbligo ( TALIS 2013 e PISA for schools).

Tutte quante, però, caratterizzate dalla questione centrale della valutazione della performance, sia degli studenti che del personale coinvolto nel processo educativo (docenti e dirigenti). Nonostante le intenzioni costruttive e non punitive dichiarate a più riprese dai rappresentanti dell'OCSE, è evidente che l'utilizzo dei risultati da parte dei singoli Paesi è apparso talora arbitrario e parziale.

In tutte queste indagini, inoltre, manca la dovuta attenzione alle condizioni di lavoro e il coinvolgimento delle parti  sociali come fonti di informazione rilevante ai fini dello studio condotto. Prendiamo, ad esempio, TALIS: nel nostro Paese, che pure partecipa e finanzia l'indagine, non è stato dato il dovuto risalto alla partecipazione e ai risultati del 2008, né è stata data la dovuta informativa sull'adesione a TALIS2013 e sui criteri di selezione delle scuole e degli insegnanti chiamati a partecipare. Trattandosi di un'inchiesta che focalizza il proprio interesse sul lavoro e la formazione degli insegnanti e dei dirigenti, i cui risultati servono anche a comprendere meglio i risultati dell'indagine PISA, ci sembra opportuno per una questione di trasparenza che il MIUR non solo informi meglio le parti sociali, ma si attivi anche per tradurre la relazione finale in modo da giustificare almeno l'impegno economico sostenuto per la partecipazione.

Un'altra iniziativa che merita di essere tenuta sott'occhio è quella che va sotto il nome di Education policy outlook. L'OCSE ha avviato una raccolta dati sulle politiche dell'Istruzione perseguite da ciascun Paese membro allo scopo di effettuare analisi comparative, individuare tendenze nella politica e nelle prassi, analizzare le diverse opzioni di riforma e, infine,facilitare lo scambio di buone pratiche. I profili di ciascun Paese verranno pubblicati online ogni sei mesi dal 2013 al 2016. Per l'Italia la pubblicazione è prevista nel quarto trimestre del 2015. Anche per le consultazioni che ci saranno con i funzionari OCSE ci auguriamo che le parti sociali vengano informate.

03 Maggio 2013



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Ultimo aggiornamento (Domenica 05 Maggio 2013 12:05)

 

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