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UIL Scuola, 26 giugno 2013, Report e Documentazione


Seminario
UIL Scuola su Istruzione degli Adulti

La UIL Scuola, d’intesa con la UIL–Politiche territoriali, ha organizzato un seminario nazionale sull’istruzione degli adulti (IDA).

Tra gli obiettivi del seminario la ricognizione delle situazioni territoriali, in vista dell’avvio delle procedure di attuazione del regolamento di riordino dei CTP e dei corsi serali che dovrebbero andare a regime dall’ a.s. 2014 - 2015, della definizione

delle linee guida e delle relative sperimentazioni assistite. L’intento è la costruzione di una rete stabile di referenti territoriali che contribuiscano alla definizione di un quadro delle esperienze realizzate, con l'individuazione di punti di forza e di criticità, che caratterizzi le posizioni dell’organizzazione sulle diverse prospettive.

L’impegno della UIL pone al centro dello sviluppo culturale ed economico l’istruzione ed il lavoro, con particolare riguardo per lo sviluppo delle opportunità costituite dai diversi settori in cui istruzione, formazione e lavoro trovano più evidente intreccio: l’istruzione degli adulti, l‘alternanza scuola-lavoro e l’istruzione tecnica superiore, quale positiva sinergia per la ripresa economica e produttiva attraverso il fondamentale contributo della scuola e dei suoi operatori. Strumento di straordinario potenziale è costituito in tal senso da un modello di gestione efficace dell’autonomia scolastica.

All’incontro hanno preso parte Massimo Di Menna e Noemi Ranieri per la Uil Scuola, Milena Micheletti, in rappresentanza della UIL -politiche territoriali, con un contributo sulle previsioni della legge di riforma del mercato del lavoro in materia di apprendimento formale, informale e non formale; Rossella Benedetti, quale rappresentante del Comitato Sindacale Europeo per il gruppo tematico di lavoro sull’istruzione degli adulti con un contributo sulla gestione dei finanziamenti dedicati nei diversi paesi europei; Alessandro Di Giorgio, in qualità di esperto della UIL Scuola componente del gruppo nazionale di lavoro del MIUR per l‘elaborazione delle linee guida, con un contributo sullo stato di avanzamento dei lavori del gruppo stesso.

Il riordino

Il nuovo Regolamento (DPR 28.10.2012, n. 163) rappresenta un passo avanti ma è

anche una occasione mancata. Accanto ad alcune innovazioni apprezzabili, quali la personalizzazione del percorso formativo sulla base di un patto nominativo individuale, il riconoscimento delle competenze formali, non formali e informali possedute dall'adulto che orientano necessariamente alla flessibilità, presenta alcune criticità: dal continuo richiamo al Piano programmatico di riduzione degli organici previsto dall'art 64 della legge 133/2008, cui si aggiunge l’esclusione di “nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica” che le pur positive previsioni della legge 92/2012 sulla Riforma del Mercato del Lavoro hanno introdotto in termini di flessibilità, con la costituzione di reti territoriali che possono diventare un importante strumento di supporto.

La flessibilità che il mercato del lavoro propone ai cittadini impone l’acquisizione di nuove competenze, anche per chi è già in possesso di un titolo di studio, ma tali risposte non trovano sufficiente spazio, se non attraverso un’ oculata gestione dei processi, con il coinvolgimento degli Enti Territoriali e l’ampliamento dell’offerta anche in settori tradizionalmente distanti da quelli ora definiti.

Per la peculiarità dell’utenza il numero di 160 iscritti per 10 docenti sembra essere eccessivo, specialmente per alcune realtà territoriali.

La formazione dell’organico docenti dei corsi d’istruzione degli adulti non tiene conto della diversa tempistica delle iscrizioni degli studenti dei corsi serali che di fatto chiedono di iniziare/ riprendere gli studi ad anno scolastico avviato e non entro le scadenze ufficiali.

Vanno ripensati i criteri per la determinazione dell’organico ed in particolare serve

una quota di organico funzionale.

La sperimentazione

Il decreto di riordino prevede l’avvio di una sperimentazione, tramite progetti Assistiti a livello nazionale che fornisca indicazioni attraverso linee guida per la messa a regime.

-In sede di tavolo tecnico nazionale la UIL ha già rappresentato l’esigenza di avviare tale sperimentazione non solo nelle realtà in cui sono consolidate buone pratiche ma anche in realtà differenziate per dimensione, tradizione e collocazione,

in modo da tarare al meglio le soluzioni, delineando modelli di coordinamento tra scuole ed Enti Territoriali, fornire indicazioni sulla costituzione dei gruppi di livello, indirizzi per la definizione di patti formativi individuali tramite il riconoscimento di crediti maturati nei sistemi formali, informali e non formali (come indicato dall’Europa), disciplinando anche aspetti pratici quali ad esempio le assenze dei

discenti ai fini della convalida dei periodi didattici.

-La fase sperimentale dovrebbe avere a riferimento anche esperienze già maturate che molto possono testimoniare a favore della maggiore flessibilità organizzativa e dell’utilizzo delle ITC (Vedasi la struttura dei CTP della provincia di Grosseto, di Ancona).

- Ai progetti assistiti dovrà essere riconosciuta in automatico insieme alla denominazione di CPIA l’autonomia sancita dalle norme a favore delle istituzioni scolastiche, come affermato dal decreto di riordino.

- L’avvio della fase sperimentale in coincidenza con quella di prima applicazione del decreto che sancisce la costituzione del sistema nazionale di valutazione, definendo anche le modalità ed i processi di autovalutazione, deve contribuire a definire strumenti e modalità apposite anche per favorire la qualità organizzativa e didattica dei CPIA.

- Le Reti tra CTP e istituti superiori che attiveranno i corsi di II livello, dovranno essere formalizzate nelle delibere regionali dell’offerta formativa e regolate, per quanto riguarda l’uso degli edifici e del personale ATA, da convenzioni.

- Occorrerà definire con attenzione la composizione delle Commissioni che si occupano di stabilire i crediti degli studenti per passare da un livello ad un altro ma, soprattutto formalizzare questo delicato passaggio affinché esso possa essere il più trasparente ed oggettivo possibile. Occorre porre grande attenzione alla valutazione dei crediti e ai relativi criteri da seguire, lasciando poco spazio all’arbitrarietà.

I necessari riferimenti alle risorse di organico devono tendere alla stabilizzazione di una quota nell’ambito della “fase del diritto” quale livello minimo essenziale per ciascun CPIA ed una quota correlata alla estensione della rete generata automaticamente dal raccordo tra percorsi di primo e secondo livello, conseguente alla scelta di suddividere l’offerta formativa in capo ai CPIA ed ai corsi serali afferenti all’istruzione superiore.

A titolo d’esempio dovranno essere approfondite le prospettive di consolidamento del ruolo del docente alfabetizzatore, la cui importanza risulta rimarcata anche in relazione ai percorsi di prima alfabetizzazione nell'ambito degli accordi di integrazione tra lo straniero e lo Stato.

Risorse

Vanno ripensati i criteri per la determinazione dell’organico ed in particolare serve una quota di organico funzionale. Da quanto sopra, diventa consequenziale stabilire i criteri per la definizione dell’organico de l personale ATA, la relativa dipendenza (dal CPIA o istituto superiore).

Va invertita la tendenza di riduzione dei finanziamenti che supera abbondantemente la soglia del 50% in tre anni. Diverse tipologie di finanziamento: dalla legge 440/1997, ai fondi comunitari, a quelli resi disponibili dalle regioni e quelli privati.

La UIL ha rappresentato, anche in sede di Commissione Europea, la necessità di sfruttare appieno i fondi strutturali ed i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo per sostenere l’educazione degli adulti, politiche per l’apprendimento continuo sostenibili e di alta qualità per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, la ripresa economica e la mobilità professionale.

(…Omissis…)


 

Estratto

Seminario Uil Scuola sull'istruzione degli adulti
26 Giugno 2013
Per prendere visione >>>
la scheda Uil Scuola e la sintesi dei lavori


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Ultimo aggiornamento (Martedì 02 Luglio 2013 11:02)

 

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