La sperimentazione dei licei e dei tecnici in quattro anni: esperienze e opinioni a contronto
Roma: 28 maggio 2014 | ore 10.00 - 13.00. |
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1.1) Documentazione (sito esterno) >>>
UIL Scuola, Maggio 2014, Seminario |
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La sperimentazione dei licei e dei tecnici in quattro anni ore 9.30 - 13.00 | istituto comprensivo, Via Puglie 6, Roma Se vuoi prendere visione o scaricare i documenti citati vai sul sito della UIL Scuola >>> |
link/siti |
1.2) Documentazione >
UIL Scuola, Maggio 2014, Seminario, PROGRAMMA |
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La sperimentazione dei licei e dei tecnici in quattro anni La voce delle scuole La voce degli esperti La voce del ministero La voce del sindacato Presenta i lavori Francesca Severa Presso 28 maggio 2014 | ore 10.00 - 13.00 ore 9.30 registrazione e accoglienza | al termine buffet di saluto La partecipazione all’iniziativa è gratuita e si configura come attività di aggiornamento E’ previsto l’esonero dal servizio ai sensi degli artt. 64 e 67 CCNL 2006/2009 | Verrà rilasciato attestato di partecipazione |
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1.3) Documentazione >
UIL Scuola, Maggio 2014, Seminario, IL DOCUMENTO UIL SCUOLA |
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SPERIMENTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO STATALE La UIL Scuola ha promosso una giornata di studio con i rappresentanti delle sei scuole di secondo grado che, nell’ambito di una sperimentazione autorizzata, hanno previsto la riduzione di un anno nei percorsi di durata quinquennale, per evidenziare luci ed ombre di un ambito che fa discutere. Stabilità degli organici, spendibilità dei titoli acquisiti, coordinamento nazionale dei progetti costituiscono le basi per un corretto approccio scientifico ai percorsi. La UIL Scuola, già nel dibattito avviato sul riordino dei cicli conseguente all’introduzione dell’autonomia scolastica pose in discussione la possibilità di ridurre di un anno il percorso di formazione quinquennale del secondo grado, partendo dalla stabilizzazione dell’organico e da un forte intreccio con l’istruzione tecnica superiore e l’università, con la revisione del rapporto interno tra i diversi gradi dell’istruzione secondaria. Quelle riflessioni sono state arricchite successivamente dall’analisi di ciò che accade nei Paesi europei per sfatare il luogo comune della minore durata dei percorsi di studi. Una divisione sostanzialmente paritetica tra paesi in cui si terminano gli studi a 19 anni o, invece, a 18. Durante un confronto con le organizzazioni sindacali del novembre 2013 il ministro si è impegnato a convocare un incontro specifico. In sua attesa, la UIL scuola, fuori da ogni impostazione ideologica e pregiudiziale, per approfondire tutta la tematica ha promosso a Roma un incontro con le sei scuole che, a seguito di presentazione di progetti sperimentali, in alcuni casi completamente estranei alla quadriennalità, sono state inserite per decreto nel piano nazionale. Subito è risultata evidente la scelta di impiantare la sperimentazione su due differenti filoni, quello innestato sul liceo internazionale e quello imperniato su progetti già definiti da una rete di istituti tecnici. Al momento dell’annuncio delle sperimentazioni la UIL Scuola ha evidenziato gli elementi necessari alla buona riuscita di un piano sperimentale che possa favorire il raccordo tra istruzione formazione e lavoro. SPERIMENTAZIONE E QUADRO ORDINAMENTALE Immediatamente si è notata l’assenza totale, tra i sei, degli istituti professionali. Secondo la UIL a questo primo vuoto è bene che il MIUR ponga rimedio al più presto se non intende reiterare errori ai danni di un importante segmento del sistema nazionale di istruzione significativo per il raccordo tra i processi di istruzione formazione e lavoro. Nella piattaforma progettuale, per fornire dati utili all’intero quadro ordinamentale, va inserita a pieno titolo una rappresentanza degli istituti professionali. COSTITUZIONE DELLE CLASSI Altra questione riguarda l’individuazione dei ragazzi da ammettere ai percorsi quadriennali: non è possibile adottare criteri meritocratici che portino gli studenti, con le migliori prestazioni nelle classi sperimentali con l’effetto di falsare gli esiti formativi dei giovani e gli stessi esiti sperimentali. La costituzione di queste classi deve rispecchiare il più fedelmente possibile quella delle classi comuni. A tale fine è utile lo specifico riferimento nella circolare sulle iscrizioni per l’a.s. 2014-2015. In questo contesto vanno rafforzate le attività di orientamento. ORGANICI E PIANI SPERIMENTALI Ogni decisione riguardante il personale deve salvaguardare e valorizzare le risorse di organico per la completa durata del corso a partire dalle classi prime rifugiando il rischio che la quadriennalità costituisca lo strumento per un ulteriore taglio degli organici. La disponibilità di un organico arricchito e stabile su base pluriennale (indipendente dal numero delle classi sperimentali), che diventi funzionale, consente infatti di operare scelte di congruità delle risorse alla ipotesi sperimentale, da non ridurre ad un mero scambio tra riduzione del numero degli anni con l’aumento di un corrispondente numero di ore settimanali, che riporterebbe il carico didattico per gli studenti ai livelli pre-riordino. L’opportunità della sperimentazione va colta appieno, sia per favorire i giovani nei tempi di accesso al lavoro, sia per dotarli di competenze adeguate all’era della globalizzazione, della mobilità professionale e sociale, delle ICT. Da questo punto di vista occorre un’ attenta opera di coinvolgimento e sensibilizzazione degli insegnanti impegnati, sia a livello individuale che collegiale. CABINA DI REGIA NAZIONALE Occorre infine una cabina di regia nazionale. Va promossa una rete di raccordo anche per i licei. Dall’incontro è scaturita l’esigenza che il ministro costituisca una cabina di regia a livello nazionale, il coordinamento dei progetti non può essere demandato alle Direzione Regionali. Il comitato tecnico scientifico deve confrontarsi con le scuole sperimentali, promuovere efficaci azioni di monitoraggio e valutazione dei processi e degli esiti, tenendo conto delle specificità e delle caratteristiche che i percorsi sperimentali e non andranno assumendo, nel tempo, anche in relazione a possibili revisioni derivanti da rapporti tecnici al parlamento sul riordino previsti dal decreto sulla scuola. La UIL, d’intesa con i dirigenti ed i docenti delle scuole sperimentali che hanno partecipato all’incontro, ha definito di proseguire le azioni di confronto diretto sul tema. Un prossimo incontro è previsto a conclusione della fase delle iscrizioni I Partecipanti • Nadia Cattaneo, Dirigente scolastico I.T.E. “ E. Toti” - Busto Arsizio Varese • Iolanda Manco, Docente Liceo Classico “Garibaldi” - Napoli • Salvatore Giuliano, Dirigente scolastico I.T.I.S. “E.Majorana” - Brindisi • Patrizia Grima, Docente Liceo Classico “Orazio Flacco” - Bari • Antonella Giannone, Liceo Classico “Orazio Flacco” - Bari • Antonio D’Itollo, Dirigente scolastico, Liceo Classico “Orazio Flacco” - Bari • Claudio Pardini, DSGA I.S.I.S.S. “Carlo Anti” Villafranca – Verona • Selvaggio Maria Pia, docente I.I.S. “Telesia” - Telese Terme (BN) • Massimo Di Menna, Segretario generale UIL Scuola • Noemi Ranieri, Segretario nazionale UIL Scuola |
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Ultimo aggiornamento (Lunedì 26 Maggio 2014 11:40)