Le sedi di garanzia della libertà di insegnamento
Dopo il caso di Palermo si volti pagina. |
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Federazione
Turi: reintrodurre le sedi di garanzia della libertà di insegnamento
Il vice ministro, Anna Ascani, si pronuncia sul caso della professoressa di Palermo Turi: segno positivo. Urgente reintrodurre le sedi di garanzia della libertà di insegnamento, smantellate dalla Brunetta
Dopo l’incontro di ieri, nel quale per la prima volta ci siamo confrontati con la nuova squadra di governo della scuola, apprendiamo con soddisfazione che si vuole porre un freno al condizionamento che in questi anni si è operato a danno dei docenti – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi in merito alle dichiarazioni del vice ministro, Anna Ascani, che ha chiesto di chiudere il caso della professoressa di Palermo sospesa per le sue idee.
E’ una circostanza che ci fa contenti – sottolinea Turi. Contemporaneamente chiediamo che siano reintrodotte sedi di garanzia della libertà di insegnamento rivendicate nell’incontro di ieri, smantellate dalla riforma di Brunetta. Un meccanismo che permette ingerenze, come quella della vicenda di Palermo, a cui neanche i ministri possono porre termine.
Va posto un termine a norme che hanno natura punitiva e condizionante della libertà di insegnamento. Reintrodurre sedi di garanzia può permettere di prevenire casi come quelli più volte ripresi dalle cronache, di vessazioni e ingiustizie. Questo restituirebbe la dignità della funzione docente e della scuola stessa che va assolutamente recuperata.
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^ Fonte» UIL Scuola_Cmn_18SET19=RS_2019-09-22_ |
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