Turi: si apra confronto sulle linee programmatiche presentate dal Ministro Bussetti
1) Fonte» UIL Scuola_CS_2018-07-11»
UIL Scuola Il Ministro Bussetti ha presentato le linee programmatiche del suo dicastero Ogni intervento strategico sulla scuola può produrre effetti positivi solo se è suffragato dal consenso e dalla condivisione di chi quelle riforme dovrà attuare. Ci auguriamo di trovare condivisione sul modello di scuola che si vuole realizzare, così gli strumenti saranno più semplici da adottare. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro al ministro per verificare e rafforzare le relazioni sindacali che sono iniziate con due importanti contratti: i passaggi da ambito a scuola e il contratto decentrato sulla mobilità. Oggi, il ministro ha presentato al Senato, a Commissioni Istruzione e Cultura riunite, le Linee programmatiche del MIUR. I titoli sono quelli giusti - sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi - la sicurezza nelle e delle scuole, la formazione, la continuità didattica, il reclutamento, fino a delineare situazioni di nicchia, ma altrettanto importanti, come quello degli studenti-atleti. Sono i temi – aggiunge Turi – sui quali abbiamo chiesto un confronto, nella consapevolezza che ogni intervento strategico sulla scuola può produrre effetti positivi solo se è suffragato dal consenso e dalla condivisione, di chi, quelle riforme dovrà attuare. Per questo resta cruciale il ruolo di intermediazione dei sindacati che sono, come il governo, reduci da importati elezioni che hanno consegnato mandati ben precisi. I consensi sindacali della UIL Scuola sono stati conseguiti con un’azione chiara ed esplicita – mette in evidenza Turi. Un mandato politico ben preciso di rappresentanza, quello ricevuto nelle ultime elezioni per il rinnovo delle Rsu - vinte per la sesta volta consecutiva, precisa Turi - basato espressamente sui valori della scuola pubblica statale, in contrapposizione ad altri modelli derivanti da neo liberismo spinto e miasmi localistici, a nostro parere da evitare in quanto non aderenti ai bisogni di un paese in evoluzione politica e sociale come il nostro. Ci auguriamo di trovare condivisione sul modello di scuola che si vuole realizzare; in questo modo gli strumenti saranno più semplici da adottare.
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