Il 15 aprile è la giornata europea per l’uguaglianza salariale uomo-donna.

La data scelta sta ad indicare il numero di giorni in più che una donna deve lavorare nel 2010 per guadagnare quanto un uomo ha guadagnato nel 2009 per svolgere un lavoro equivalente. 

In ambito europeo il salario delle donne è in media inferiore a quello degli uomini del 18% e lo scarto aumenta in certi Paesi. Ciò si riflette anche sulle pensioni percepite dalle lavoratrici europee, costrette spesso anche a periodi di part-time per occuparsi di figli e genitori anziani, vedendo così assottigliarsi la propria quota finale di contributi.

L’Internazionale dell’Educazione rilancia in questa giornata la campagna per “l’equità salariale”, il cui obiettivo è di raccogliere dati concreti, adottare politiche sindacali e realizzare reti per meglio coordinare le iniziative per esercitare pressione sui governi allo scopo di operare contro questo fenomeno, soprattutto in tempi di crisi economica.

Le professioni cosiddette “femminili” sono pagate meno dei lavori solitamente maschili, tra queste c’è proprio l’insegnamento.

L’equità salariale è un diritto fondamentale e riguarda sia gli uomini sia le donne. Favorisce la crescita economica, lo sviluppo individuale e quello sostenibile in genere.

La Uil Scuola aderisce all’iniziativa e ricorda a tutti che dal sito (esterno)

>>> Pay Equity Now

si può scaricare tutto il materiale della campagna.

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 14 Aprile 2010 23:41)

 

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