Concorso Dirigenti Scolastici: i possibili scenari fra Tar, Consiglio di Stato e sospensiva
Rosa Cirillo: come garantire le scuole. Pino Turi: questa metodologia concorsuale mostra tutti i suoi limiti. |
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UIL Scuola Concorso Presidi È atteso per domani [N.d.R.> 4 luglio] il provvedimento di sospensiva della sentenza del TAR, richiesto dal Miur. Questo provvedimento – spiega la responsabile del Dipartimento dei dirigenti scolastici Uil Scuola, Rosa Cirillo – consentirà di continuare le prove orali, di stilare e approvare la graduatoria dei vincitori di concorso. In questo modo, a settembre – continua Rosa Cirillo, cercando di ricomporre l’intricato puzzle giuridico normativo che si va delineando nei prossimi mesi – si potrà procedere con le nomine in ruolo, con riserva, in attesa della decisione del Consiglio di Stato, che potrebbe dar seguito alla sentenza del Tar e invalidare il concorso, ovvero riformare la sentenza di primo grado. Nel caso di conferma della Sentenza del TAR, sarà tutto da rifare? C’è un ruolo giuridico e un ruolo politico in questa vicenda – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Quello che stiamo vedendo è un film già visto, purtroppo. E occorre prendere le mosse dai provvedimenti adottati in precedenti circostanze. Per questo si potrebbe pensare ad un preciso dispositivo legislativo, magari permettendo ai vincitori di poter fare un corso-concorso di formazione, con esame finale, per accedere alla dirigenza. Procedura già utilizzata in passato. Una volta sanato l’aspetto formale vanno verificati compiti e esami di quanti non hanno superato la prova e hanno avuto ragioni di doglianza. In analogia con i vincitori, accedere al corso concorso di formazione che legittimi le posizioni di ognuno. Il punto – aggiunge Turi – è che i concorsi mostrano tutto il loro limite. Abbiamo delegato il reclutamento alla magistratura. Non è più possibile. Vanno trovati procedure e strumenti di selezione nuovi. Salvare questo concorso – ribadisce Cirillo – significa salvare anni di lavoro tra autorizzazioni, bandi, preselezione, commissioni, preparazione. Da un lato procedure lunghe e costose, dall’altro tempo, impegno, aspettative che non è possibile azzerare. Lo scenario fino alla sospensiva I bocciati aspettano l’esito del Consiglio di Stato ovvero le determinazioni legislative di natura parlamentare. I promossi, stilata la graduatoria vendono immessi in ruolo con riserva (in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato). A settembre vanno a ricoprire il ruolo di dirigente – lasciando libero il posto di docente, che viene sostituito da un titolare o da un supplente. Se il Consiglio di Stato non scioglierà la riserva, sarà il parlamento a dover intervenire con un atto legislativo per evitare il caos nelle scuole.
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^ Fonte» UIL Scuola_Cmn_3lug19=RS_2019-07-05 |
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Documentazione correlata e/o richiamata»
CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI TRAVOLTO DAL TAR |
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