“La pandemia non sembra rallentare ed è ormai certo che si arriverà ad aprire l’anno scolastico a settembre”: dobbiamo agire.

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Federazione
UIL SCUOLA RUA

Comunicato stampa
Roma, 27 Aprile 2020

ESECUTIVO NAZIONALE UIL SCUOLA
Nel documento di programma, le proposte, gli interventi, gli obiettivi per la scuola nei mesi della pandemia

L’Esecutivo nazionale UIL Scuola, nei giorni scorsi, ha approvato una delibera/documento che rappresenta la linea politica dell’organizzazione in questi mesi che ci accompagneranno verso la fine di questo anno scolastico e ci porteranno all’inizio del prossimo. La pandemia non sembra rallentare ed è ormai certo che si arriverà ad aprire l’anno scolastico a settembre.

Per l’anno in corso resta solo da verificare come fare l’esame di Stato conclusivo del ciclo di studi che noi ci auguriamo possa svolgersi in presenza, anche se solo per sostenere la prova orale in presenza con una commissione interna. Sarà anche la prova generale di una apertura del prossimo anno scolastico che si presenta alquanto problematica in quanto deve garantire concretamente il diritto universale alla salute sia degli studenti che dei lavoratori, ben sapendo che la situazione dell’edilizia scolastica ne rappresenta un limite che va superato con il massimo della coesione collaborazione dell’intera comunità educante.

Nella nostra proposta abbiamo assunto come elemento centrale gli alunni, che rappresentano l’elemento su cui gira o dovrebbe girare l’intero sistema e che vengono sempre utilizzati come argomento contro il sindacato, che sarebbe tutto spostato sugli interessi del personale e poco quello degli alunni.

Noi abbiamo sempre pensato che il bene degli alunni corrisponde con quello dei loro docenti e di tutto il personale. Sulla base di questo presupposto abbiamo indicato una possibile strada per avviare in concreto il nuovo anno scolastico e per supportare sia l’esigenza di investimenti che la necessità di eliminare la piaga del precariato, sia docente che ATA.

Il documento racchiude queste proposte che rappresentano il nostro patrimonio di idee e di valori che si ispirano alla scuola come funzione e non come servizio.

La proposta si regge sulla coerenza, sia del presupposto di atti coerenti con l’emergenza, sia con i valori e i principi costituzionali, che vanno sempre difesi. L’emergenza potrebbe essere l’alibi per un ritorno dei nostalgici del mercato, della competizione, dei fautori dei modelli neo liberisti che con la scuola della costituzione mal si conciliano.

Avere rivendicato la copertura di tutti i posti disponibili e vacanti per tutti è il centro di questa proposta che vuole dare, con l’eliminazione dell’organico di fatto, stabilità e continuità al sistema.

Il quadro delle proposte va letto come insieme di interventi, di obiettivi, da perseguire; una bussola per una strada da seguire.

Sappiamo bene che ci sono posizioni diverse tra i lavoratori: dobbiamo spiegare loro che solo in un sindacato generale che si preoccupa del contesto e contemporaneamente di ogni pezzo di categoria si può trovare legittimità nell’ambito della comunità educante.

È attraverso questa azione sindacale coerente che si può agire come interlocutore credibile, per trattare con i decisori politici e incidere positivamente nell’attività negoziale.

IL DOCUMENTO FINALE
[N.d.R.> Documentazione/ Link/ Indirizzi presenti nella nota UIL Scuola originale e/o disponibili sui siti segnalati *]


Esecutivo Nazionale UIL Scuola del 23 aprile 2020

L’Esecutivo nazionale della Uil Scuola, riunito in remoto, tramite piattaforma Google Meet il 23 aprile 2020, approva il documento per punti riportato qui di seguito, parte integrante della relazione, del dibattito e delle conclusioni.

Premesso che: l’arrivo della pandemia Covid-19 ci ha posto in una sorta di Terra di Mezzo che abbiamo il dovere di traghettare verso il futuro. In gioco ci sono i principi su cui basiamo la nostra azione: rispetto per il lavoro, scuola come luogo di crescita, educazione, relazione, inclusione, fiducia, progresso.

Una scuola laica, libera, partecipata, statale, accessibile a tutti, con salde radici in Europa.

La maggiore esperienza politica e sindacale conosce l’importanza del dialogo, della mediazione, delle soluzioni che si raggiungono attraverso proposte condivise.

Se il ministro, in un momento così delicato e difficile, seguisse questa regola della politica per il bene comune, sentirebbe forte la responsabilità di confrontarsi con i sindacati, soggetti certificati nella rappresentanza da una legge dello Stato, non autoreferenziali, legittimati dalla Costituzione alla tutela degli interessi dei lavoratori. Così non è.

La didattica a distanza, le ordinanze, le note alle scuole inviate di domenica notte, l’inceppamento burocratico dei meccanismi di funzionamento della macchina amministrativa, stanno portando il sistema scolastico ad un menù à la carte. Chi arriva ordina che cosa va fatto.

Appare dunque non più procrastinabile l’organizzazione di una giornata dedicata alla comunità educante nella quale temi essenziali, sui quali nessuna rinuncia può essere fatta, siano posti all’attenzione del mondo della scuola.

Il lavoro a distanza, sia per docenti che per gli ATA (c.d. lavoro agile) non ha tolto né dedizione, né passione. Per questo bisogna tornare a parlare di libertà di insegnamento, di scuola come ascensore sociale, di tutela delle possibilità che l’istruzione offre alle giovani generazioni.

Un’azione nuova e rinnovata che apra il dibattito sulla scuola, che offra un’opportunità di partecipazione, di presenza seppure con modalità tutte digitali.

Tutto ciò premesso, promuove la discussione e il confronto sul documento e i punti che seguono che rappresentano le tappe di una strategia della UIL Scuola, per i prossimi mesi.

1. VALORI - L’azione sindacale della Uil Scuola è volta a rappresentare i valori della comunità educante in coerenza con i valori e i principi costituzionali che vedono nella scuola statale l’istituzione di promozione sociale e di cittadinanza democratica e partecipata.

2. DIRITTI - Indurre i cittadini in una condizione di sudditanza per l’effetto della paura di perdere il bene supremo della vita, è diventato l’esperimento di rafforzamento di questo meccanismo che vede nel Governo e nelle sue azioni la soluzione per i problemi, compensati dalla presenza di comitati che dovrebbero indicare la strada giusta a politici poco competenti e rissosi. Le misure tendenti a contrastare il coronavirus non possono essere l’alibi per non garantire i diritti di cittadinanza e lavorativi.

Pertanto si conferma l’impegno dell’organizzazione ad adottare tutte le possibili misure di intervento sindacale rispetto a simili politiche regressive.

3. INIZIATIVE – Lo strumento del dialogo appare centrale. Nelle scuole, nella comunità educante, con le famiglie e gli studenti. L’apertura dei temi della scuola, dell’istruzione alla società civile è prioritario. Il distanziamento sociale non può produrre assoggettamento o silenzio o peggio limitazione dei diritti.

A tal fine la segreteria nazionale attiverà tutte le forme di comunicazione diffusa utili a far conoscere e diffondere gli obiettivi di azione sindacale a tutela del personale, per la qualità del sistema di istruzione, e la difesa del diritto allo studio.

4. IL PRESUPPOSTO DELLE NOSTRE PROPOSTE - Di fronte a situazioni eccezionali servono misure altrettanto eccezionali.

La scuola, in questo momento, non può sopportare procedure - come in passato - con una girandola di persone, di composizione e scomposizione di scuole e di classi.

La serie di ordinanze del ministero dell'istruzione avrebbe dovuto gestire una situazione di eccezionalità, non piegarla alle procedure normali.

Il ricorso sempre più diffuso a task force estranee alla gestione politica e amministrativa derogano alle garanzie di gestione democratica e partecipata della scuola, sottraendo alla politica le responsabilità decisionali che le competono.

Appare un tentativo maldestro voler compensare un vuoto di consenso che andrebbe ricercato all’interno della comunità e non fuori. Un modo di procedere che trova il nostro dissenso.

5. DIDATTICA A DISTANZA – L’auspicio è che il ritorno a scuola (il più rapido possibile) riparta dalla centralità della funzione dell’istruzione che non è possibile compensare con la didattica a distanza, che sarebbe più corretto definire come «strategia educativa di emergenza» funzionale al contrasto nell’attuale situazione epidemica.

Lo strumento digitale non è succedaneo di una didattica in presenza, può essere solo complementare. Serve chiarire ed arginare le possibili derive dell’utilizzo delle tecnologie digitali, per fini diversi da quelli che appaiono, serve la garanzia di protezione dei dati che possono essere utilizzati a fini commerciali e per invadere la sfera delle libertà personali, sia dei docenti che degli alunni, per larga parte minorenni.

6. CONTINUITA’ E BASTA CON IL PRECARIATOSono le parole chiave. Dovrebbero improntare l'intero modo di procedere sia per l'avvio del prossimo anno scolastico, che per la conclusione di quello in corso. Agire in continuità significa valorizzare il lavoro dei docenti e degli ATA che hanno dimostrato di dare al sistema linfa vitale, anche innovando, con strumenti e prassi digitali, in moltissime situazioni senza che ne avessero gli strumenti.

Bisognerebbe mantenere inalterata, quanto più possibile, la struttura organizzativa di questo anno scolastico considerando il prossimo come continuazione di questo, secondo il detto latino, quieta non movere et mota quietare. Questo significa mettere a punto una legge che mantenga l’attuale livello organizzativo con il minimo di spostamenti e con la stabilizzazione dei precari.

7. UNA LEGGE SUBITO PER SUPERARE LE EMERGENZE - Confermare il personale sulle classi compresi i precari docenti e ATA.

8. IMMISSIONI IN RUOLO – In tema di assunzioni va dato immediato corso alla procedura per stabilizzare i precari, docenti ed ATA, che hanno maturato i 3 anni di servizio su tutti i posti disponibili e vacanti, oltre i 24 mila posti per le immissioni in ruolo previsti, con un concorso straordinario per soli titoli (culturali e di servizio). La necessaria modifica legislativa deve essere adottata d’urgenza, anche con l’obiettivo di aumentarne il numero, vista l’ampia disponibilità di posti.

La procedura straordinaria può consentire la stabilizzazione, già dal 1°settembre consentire la continuità didattica coprendo tutti i posti.

Per i concorsi ordinari si dovrebbero utilizzare i posti che si renderanno disponibili nel triennio. Congelare gli attuali posti vacanti induce la scelta di incrementare contro ogni logica il precariato a livelli di allarme.

DSGA f.f.> Va dato corso alla stabilizzazione, attraverso un concorso per soli titoli dei Dsga f.f. che hanno svolto per almeno tre anni il servizio senza demerito. Questi lavoratori hanno garantito il buon funzionamento del sistema scolastico e si prevede che debbano essere utilizzati anche l’anno prossimo. Certamente non si potranno biasimare, e noi li sosterremo sindacalmente, se rifiuteranno di farlo senza un atto concreto che valorizzi le professionalità acquisite sul campo.

TECNICI> In relazione all’annunciata assunzione di mille assistenti tecnici, come supporto alla DAD, deve corrispondere l’attivazione dell’analogo organico (oggi non c’è) per assegnare ‘un tecnico in ogni scuola’.

ORGANICI> La conferma dell’organico di diritto di docenti e ATA, con l’eliminazione dell’organico di fatto, per evitare inoltre il ricorso a procedure burocratiche inutili che generano discontinuità didattica con soprannumerari e precari che cambiano continuamente sede di servizio.

Nella stessa ottica l’attuazione di piani di dimensionamento scolastico adottati dalle Regioni a pochi giorni dal dilagare della pandemia, deve essere congelata per un anno in modo da eliminare tutti gli elementi che interrompono funzionalità e stabilità nei rapporti didattici ed organizzativi delle scuole.

9. MOBILITA’ - La mobilità del personale va adeguata alla situazione attuale di piena emergenza sanitaria pertanto va ricontrattata. La sua mancata apertura per l’anno scolastico 20/21, più volte richiesta dalla UIL Scuola, lede già i diritti di tanti lavoratori.

10. DIFFIDA E ART.28 L. 300/70 - L’esecutivo condivide e affida alla segreteria nazionale il mandato di proseguire nelle azioni di contenzioso, ivi compresa la condotta antisindacale nei confronti del MI per salvaguardare l’immagine e le prerogative sindacali.

11. ORGANI COLLEGIALI - Nel protrarsi della sospensione delle attività didattiche ordinarie non è sostenibile l'assegnazione alla competenza del solo dirigente scolastico.

Per l'assunzione delle decisioni in merito va ripristinato il pieno coinvolgimento degli organi collegiali della scuola. Analogamente vale per la contrattazione decentrata di Istituto.

12. LA COMUNITA’ EDUCANTE - Il principio di comunità, sancito nel contratto nazionale, per la UIL Scuola, in tutte le sue articolazioni, rappresenta il modello che è in grado di traghettare la scuola verso la ripresa, ne costituisce la base dell’autonomia dell’istituzione scolastica che vede il personale, dirigente, docente e Ata, protagonista dell’offerta formativa.

Il dirigente scolastico ne ha la rappresentanza, promuove la gestione unitaria, garantisce la libertà di insegnamento, attraverso un’azione condivisa, nell’ambito delle prerogative degli organi collegiali.

13. RIPRESA - La scuola si vive con le interazioni e relazioni personali che trasmettono emozioni empatie, costituiscono regole, fanno società partecipazione e democrazia. Per le modalità di aggregazione dell’offerta didattica successiva alla fase critica occorre dare valore all’autonomia organizzativa e didattica del collegio dei docenti, da coniugare con la garanzia della salute degli alunni e dei lavoratori che devono poter contare su dotazioni di protezione (DPI).

Analogamente, le delibere assunte dai prefetti e dagli amministratori locali, anche in relazione alla fruibilità di servizi, trasporti pubblici, disponibilità logistiche, che possano consentire, ove necessario l’alternanza di gruppi in presenza nell’edificio scolastico e gruppi a distanza, in sedi da definire là dove le famiglie fossero nella impossibilità di assicurare l’assistenza soprattutto dei più piccoli. Si tratta comunque di scelte che vanno deliberate e discusse sia in ambito degli Organi collegiali che della contrattazione decentrata.

Un’attenta progettazione della didattica dovrà farsi carico di interventi integrati.

Per ogni scuola, o gruppi di scuole, dovrebbero essere previsti presidi medici, con personale sanitario per la vigilanza a supportarne le scelte sui rischi da contagio, l’uso degli ausili di protezione, prevenzione, sanificazione, areazione e distanziamenti delle presenze nei locali scolastici.

In conclusione, a bilancio delle settimane di confronto con il ministero dell’Istruzione, a seguito dei tentativi di giungere a soluzioni condivise, tutti messi a margine dall’Amministrazione, dopo la diffida al ministro e le proposte presentate al Senato (il cui dettaglio è sul sito Uil scuola) che fanno parte integrante dei temi assunti in sede di dibattito, l’Esecutivo nazionale della Uil scuola, impegna tutte le strutture regionali e territoriali ad organizzare momenti di incontro per illustrare il contenuto della presente delibera. Tutti i livelli organizzativi, il quadro dirigente territoriale e le RSU sono tenuti ad una capillare informazione quale presupposto per una stagione di mobilitazione che metteremo in campo chiedendo anche agli altri sindacati azioni unitarie per obiettivi condivisi che rafforzino il sistema pubblico statale di istruzione e garantiscano i diritti lavorativi e sindacali messi continuamente in discussione da teorie neo liberiste che l’epidemia in atto dovrebbe indurre a percepire come negativi in generale ed in particolare per la garanzia di diritti universali.

Approvato con un voto contrario.


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link»

UIL Scuola
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UIL Scuola
Dove


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Link/siti
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^Fonte» UIL Scuola_Dcm_27APR2020 = RS_2020-04-28»
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