Finanziamenti alle scuole: fuori i soldi
E’ proseguito il confronto relativo al finanziamento alle scuole e alle relative istruzioni operative per la predisposizione del programma annuale 2010, il cui termine è stato prorogato al 1° marzo 2010.
Preliminarmente, si è condivisa l’esigenza di inviare alle scuole i finanziamenti per le ore eccedenti e per gli incarichi specifici, secondo i seguenti parametri:
- ore eccedenti (28, 5 milioni) sulla base dei docenti in organico di diritto, della scuola primaria (32%) e per la secondaria di primo e secondo grado (68%);
- incarichi specifici del personale ATA (circa 30 milioni), per le scuole che hanno risposto al monitoraggio, sulla base del personale in organico di diritto detratti i posti delle seconde posizioni economiche;
- per le altre che non hanno risposto al monitoraggio (1040), sempre sulla base del personale in organico di diritto e in misura proporzionale rispetto al totale delle risorse stesse.
Nel merito del confronto per la predisposizione del programma annuale e le relative istruzioni operative, finalizzate a definire i chiarimenti alla circolare del 14 dicembre, si sono affrontati i problemi relativi a:
- finanziamento delle supplenze;
- spesa per la fornitura dei servizi di pulizia;
- indicazioni contabili circa la gestione dei residui e l’utilizzo dell’aggregato Z.
Relativamente al primo punto, si è discusso di un sistema di finanziamento che consenta alle singole Istituzioni scolastiche la possibilità di ricevere periodicamente (anche ogni mese) un’integrazione, rispetto alle risorse finanziarie assegnate inizialmente, sulla base del fabbisogno 2010, desumibile dai “flussi finanziari” relativi all’aggregato di spesa per supplenze brevi (sia docenti che ATA). Nel caso il fabbisogno fosse particolarmente elevato, ben oltre la media della spesa per supplenze delle altre scuole dell’analogo settore, il MIUR provvederà, previa verifica, all’erogazione delle somme necessarie, fermo restando la necessità di assicurare l’ordinato svolgimento delle attività didattiche, secondo la normativa vigente.
Sul secondo punto, l’Amministrazione, nell’ambito della riduzione complessiva dei finanziamenti del 25%, ha confermato solo che garantirà alle scuole somme pari al costo del personale che si sarebbe avuto in servizio, in assenza del servizio di appalto;
Sul terzo punto, fermo restando l’esigenza che i bilanci devono rappresentare la situazione finanziaria reale (occorre impegnare sempre le spese, anche quando non siano erogate), la UIL Scuola ha chiesto che, nelle istruzioni operative, risulti chiaro che i fondi contrattuali del FIS, non devono essere ” distratti” per scopi diversi dal pagamento del salario accessorio del personale e che le somme non spese (economie) vadano ad incrementare le risorse del FIS dell’anno successivo.
La UIL Scuola, pur valutando positivamente il lavoro sul piano tecnico, ritiene insufficienti le risorse destinate alle scuole e si riserva una valutazione complessiva, nella misura in cui il MIUR darà garanzie circa il funzionamento delle scuole sotto il profilo della qualità dell’azione didattico – educativa.