ELEZIONI CSPI 7 MAGGIO 2024: UIL SCUOLA RUA
Per l’organo di garanzia “dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione che ha funzione di supporto tecnico-scientifico per l’esercizio delle funzioni di governo in materia di istruzione.” |
> |
UIL SCUOLA RUA ELEZIONI CSPI 7 MAGGIO 2024 ”UIL: Scegli la Coerenza” è il motto della nostra lista per le imminenti elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione che si terranno il prossimo 7 maggio. Si tratta di un appuntamento importante che vedrà docenti, personale ATA, personale educativo e dirigenti scolastici decidere chi saranno i propri rappresentanti nell’organo di garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione che ha funzione di supporto tecnico-scientifico per l’esercizio delle funzioni di governo in materia di istruzione. In un contesto in cui la scuola richiede regole certe e un impegno coerente a favore dei lavoratori, la Federazione Uil Scuola Rua si propone come sindacato affidabile, come dimostrato in questi anni. I docenti, il personale ATA, il personale educativo e i dirigenti scolastici troveranno – nei nostri candidati – donne e uomini determinati ad agire con coerenza e determinazione per la tutela di una scuola statale e nazionale. Il 7 maggio, votare è fondamentale. ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ELEZIONI CSPI 7 MAGGIO 2024 CONTRATTO I CONTRATTI DI LAVORO SI SOTTOSCRIVONO SOLO SE MIGLIORATIVI RAPPRESENTA IL RIFERIMENTO CERTO PER INFLUIRE SULLE DECISIONI A TUTELA DI TUTTA LA COMUNITÀ EDUCANTE La decisione di non sottoscrivere il CCNL 2019-21 è stata una decisione sì netta, ma ragionata, frutto di un’ampia consultazione con i lavoratori della scuola. Tra i punti più controversi: la mancata valorizzazione e il peggioramento dello status del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali, che non ci ha convinto. Fare sindacato, significa fare delle scelte e significa farle con responsabilità e coerenza. E noi siamo partiti proprio dal contratto che rappresenta un punto di riferimento certo per influire sulle decisioni a tutela di tutta la comunità educante. Coerenza, determinazione sono e saranno alla base della nostra linea di azione sindacale SCUOLA E AUTONOMIA DIFFERENZIATA NO ALLA REGIONALIZZAZIONE: L’OBIETTIVO DA PERSEGUIRE È LA RIDUZIONE DEI DIVARI TERRITORIALI CONTINUIAMO A DIFENDERE LA SCUOLA STATALE E NAZIONALE Nel 2023 abbiamo raccolto oltre 100 mila firme contro il progetto di regionalizzazione. Una netta presa di posizione del personale della scuola. L’autonomia differenziata potrebbe avere ricadute molto pesanti sull’istruzione e interessare inevitabilmente contratto, reclutamento, retribuzioni, programmazione dell’offerta formativa e percorsi di alternanza scuola lavoro. Motivazioni, queste, che ci trovano fortemente contrari nel tempo e da tempo. Allo stesso modo ci aspettiamo una ferma opposizione delle altre forze politiche che dovrebbero rappresentare anche l’opinione di quel milione di lavoratori che conoscono davvero la scuola italiana, che la fanno funzionare tutti i giorni, indipendentemente dal luogo geografico di lavoro. Sostenere la scuola significa investire sul futuro dell’Italia DIMENSIONAMENTO NO A UN SISTEMA CHE RISPONDE AD UNA LOGICA DI RISPARMIO E DI CONTENIMENTO DELLA SPESA BISOGNA CAMBIARE PROSPETTIVA E PUNTARE ALLA RIDUZIONE DEL NUMERO DEGLI ALUNNI PER CLASSE Tra il 2024 e il 2032 il numero delle scuole passerà da 8.136 a 6.885. Il dimensionamento avrà prodotto 88 milioni di euro di risparmi di spesa destinati ad altri obiettivi del Paese. Bisogna cambiare verso a una storia che si ripete. Va capovolta la prospettiva da cui affrontare il problema e puntare alla riduzione del numero di alunni per classe. Un obiettivo presente nel PNRR ma scomparso dai radar del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Un esecutivo lungimirante, che creda che attraverso la scuola passi il futuro del paese, dovrebbe trasformare il problema della denatalità in una opportunità e non in una penalizzazione. L’unico beneficio per il dimensionamento riguarderà le casse dello Stato, mentre non ci sarà nessun vantaggio per tutto il personale scolastico, per alunni e famiglie PRECARI NEL 2015 ERANO 100.277 NEL 2023, 234.576. Questa quantità di precariato, unica nel settore pubblico, è la testimonianza che le tornate concorsuali distribuite negli anni non sono servite a rendere stabile il lavoro che si fa a scuola. I numeri lo dimostrano. Siamo in presenza di 250.000 persone che assolvono al proprio compito con dovere e professionalità, facendo funzionare la scuola tutti i giorni. Puntualmente su di loro i riflettori si riaccendono in campagna elettorale. La situazione è insostenibile: la reiterazione dei contratti a termine, che causa un licenziamento di massa a giugno con riassunzione a settembre, penalizza le famiglie e non garantisce la continuità didattica agli alunni. Trasformare l’organico di fatto in organico di diritto permetterebbe la stabilizzazione di 250.000 precari, con un costo stimato di 180 milioni di euro, circa 715 euro a precario. La qualità della scuola passa anche attraverso la stabilità del lavoro. SCORRIMENTO GPS UTILIZZARE PER LE IMMISSIONI IN RUOLO LE GRADUATORIE PROVINCIALI DI PRIMA FASCIA UTILIZZARE TUTTE LE GRADUATORIE DEI PRECEDENTI CONCORSI ORDINARI PER GARANTIRE LE ASSUNZIONI ANCHE DEGLI EVENTUALI IDONE Utilizzare le Graduatorie provinciali di prima fascia, per posti di sostegno e posto comune, una volta terminate le immissioni in ruolo dalle graduatorie ad esaurimento e da quelle concorsuali. Il reclutamento attuato finora, con il 50% dei posti disponibili dalle GAE (ormai esaurite in diverse regioni) e l’altro 50% dai concorsi, è stato fallimentare. È necessario, quindi, rendere strutturale il reclutamento dei docenti abilitati o specializzati sul sostegno già presenti nelle GPS di I fascia e, in subordine, della seconda fascia. Le assunzioni in ruolo dalle graduatorie dei concorsi già esistenti vanno ottimizzate. Per questo è necessario utilizzare tutte le graduatorie dei precedenti concorsi ordinari per garantire le assunzioni anche degli eventuali idonei. Per questi ultimi rivendichiamo una maggiore tutela della loro posizione rispetto ai futuri vincitori dei concorsi previsti dal PNRR le cui procedure dovranno necessariamente tenere conto delle regioni e delle classi di concorso in cui gli idonei sono maggiormente presenti. Per loro dovrà comunque essere garantita l’immissione in ruolo. SOSTEGNO PIÙ DEL 30% DEI SUPPLENTI ASSEGNATI AD ALUNNI CON DISABILITÀ NON È IN POSSESSO DEL TITOLO DI SPECIALIZZAZIONE ASSUMERE DOCENTI GIÀ SPECIALIZZATI E RIAPRIRE IL NUMERO CHIUSO NELLE UNIVERSITÀ Nonostante il nostro sistema di inclusione rappresenti un modello a cui si ispirano diversi paesi europei, migliaia di alunni con disabilità non hanno insegnanti specializzati; quelli specializzati non hanno un posto. La scuola deve restare libera e autonoma e non può essere condizionata da scelte individuali. Siamo preoccupati di ciò che potrebbe accadere nelle scuole, se le famiglie potessero, senza alcun criterio di trasparenza, scegliere o individuare gli insegnanti per i propri figli. Le nostre proposte: - l’eliminazione del numero chiuso delle università per l’accesso ai corsi di specializzazione e la necessità prima dell’avvio dei corsi, di mettere in stretta relazione il numero dei posti con il fabbisogno territoriale. Ciò eviterebbe di assegnare agli alunni con disabilità docenti senza titolo. Conseguentemente eviterebbe, anche ai docenti di recarsi all’estero per conseguirlo cadendo, nella maggior parte dei casi, nella morsa della speculazione; - più assunzioni in ruolo. Assumere in ruolo tutti i docenti con specializzazione non solo attraverso i concorsi, ma anche attraverso le graduatorie per le supplenze (GPS) in cui sono presenti migliaia di docenti già specializzati sul sostegno. Per questi ultimi, ad oggi, non è infatti permesso di accedere direttamente al contratto a tempo indeterminato. - Garantire docenti specializzati a tutti gli alunni con disabilità resta per noi, al pari delle famiglie, l’obiettivo prioritario e al centro della nostra azione sindacale presente e futura, per la tutela sia degli alunni che delle famiglie in una scuola ibera e autonoma e non condizionata da scelte individuali. PERSONALE ATA IL PERSONALE ATA È UN PARTE FONDAMENTALE DEL MOSAICO DELLA COMUNITÀ EDUCANTE IMMISSIONI IN RUOLO SU TUTTI I POSTI VACANTI E DISPONIBILI E AMPLIAMENTO DELL’ORGANICO l personale Ata è un pezzo fondamentale del mosaico della comunità educante. Rappresenta la spina dorsale della scuola contribuendo, insieme al personale docente e dirigente, al buon funzionamento delle istituzioni scolastiche. Senza il loro supporto, le scuole non potrebbero funzionare. La scelta di misure congiunturali, invece che strutturali, non risolve le criticità derivanti dalla carenza di organico: a partire dalla gestione degli alunni con disabilità e degli adempimenti di segreteria, sempre più articolati e complessi che – in tanti casi - vanno ben oltre gli obblighi stabiliti nel Contratto di Lavoro Una logica di contrazione e di risparmi che risponde soltanto a parametri di finanza pubblica mentre le risorse del Pnrr perdono progressivamente i loro obiettivi, compreso quello della digitalizzazione delle scuole. Bisogna completare il percorso avviato in fase pandemica assegnando ad ogni istituto comprensivo un assistente tecnico di informatica (e non un tecnico su dieci scuole). Affrontare la materia degli organici ATA sulla base della assegnazione dei posti costruita sui tetti e parametri prestabiliti, senza verificare le ricadute sul servizio ha portato, negli anni, a triplicare il lavoro di questo personale. È necessario un piano straordinario di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili - nello scorso anno scolastico su 27.704 posti vacanti, ne sono stati autorizzati, per le immissioni in ruolo, meno della metà (10.116) – e l’ampliamento dell’organico, allo scopo di rendere stabile anche l’attuale organico aggiuntivo. DIRIGENTI SCOLASTICI IL CARICO DI LAVORO E LE COMPETENZE RICHIESTE SONO OGGI MOLTO PIÙ AMPIE E ARTICOLATE UN RUOLO DI RESPONSABILITÀ CAPACE DI MOTIVARE, ISPIRARE E COORDINARE I DIVERSI PROTAGONISTI DELL'AZIONE FORMATIVA Il lavoro del Dirigente scolastico è stato caricato, con il passare degli anni, di nuove responsabilità ed incombenze amministrative, che spesso non hanno nulla a che fare con il perseguimento delle finalità istituzionali. Il recente dimensionamento della rete scolastica porterà nuove incombenze per il numero eccessivo di alunni e di plessi delle scuole, incombenze che finiranno per aumentare lo stress lavoro correlato a cui è esposto ogni Dirigente scolastico. È necessario: • armonizzare la parte variabile dello stipendio dei Dirigenti scolastici a quella dei Dirigenti di seconda fascia della Pubblica Amministrazione. • considerare gli incarichi derivanti dalla realizzazione di progetti finanziati dai Fondi Strutturali Europei e dal PNRR quali incarichi strettamente connessi ai compiti istituzionali e non soggetti al regime autorizzativo degli Uffici Scolastici Regionali, venendo così meno l’obbligo di versare la quota del 20% del compenso nei fondi regionali; • adeguare la legislazione in materia di sicurezza dei posti di lavoro alla specificità della scuola, considerato che molte problematiche inerenti la sicurezza dipendono da Comuni e Province quali proprietari degli edifici scolastici; • eliminare competenze su materie riguardanti il personale scolastico attribuendole agli Enti competenti (cessazioni dal servizio e ricostruzioni di carriera). Il carico di lavoro e le competenze richieste sono oggi molto più ampie e articolate. È un ruolo di responsabilità capace di motivare, ispirare e coordinare i diversi protagonisti dell'azione formativa. VOTA UIL [* N.d.R.> Documentazione/ Link/ Indirizzi presenti nella nota UIL SCUOLA RUA originale e/o disponibili sui siti segnalati **] ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ ≈ |
< |
Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link**» UIL SCUOLA RUA |
< |
^Fonte» UIL SCUOLA RUA» Dcm_06Apr2024=RS_2024-043-06 » |
<
|
» www.reporterscuola.it «
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-