“Filtra l’apertura sugli idonei dei concorsi 2020 e 2023 che ora va resa operativa. Bene il mantenimento della card docente a 500 euro. Cronica la carenza del personale ATA …”

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Federazione
UIL SCUOLA RUA

Comunicato
08 ottobre 2024

Incontro sindacati-Valditara
D’Aprile: “Ministro, su precariato, reclutamento e sostegno
è ora di agire con coraggio”

Filtra l’apertura sugli idonei concorsi 2020 e 2023 che ora va resa operativa. Bene il mantenimento della card docente a 500 euro. Cronica la carenza del personale ATA oberato di incombenze che non rientrano nei loro compiti

“Quest’anno la scuola è ripartita con circa 230 mila contratti a tempo determinato tra docenti e Ata (comprensivi di spezzoni orari), di cui circa 102.000 sul sostegno. Al di là dei numeri, c’è un problema strutturale, come ci ha ricordato anche la Corte di Giustizia Europea, ed è il precariato. Questa situazione, in particolare, danneggia i nostri alunni e il personale. In nove anni, il numero di precari è raddoppiato. Bisogna fermarsi e riprogrammare con coraggio”. Così, il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, durante l’incontro dell’8 ottobre tra i sindacati scuola e il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara.

Il sistema di assegnazione delle supplenze ha mostrato tutti i suoi limiti – ha sottolineato il Segretario – l’algoritmo ha fallito. È costato svariati di milioni, ha creato enormi disagi alle scuole, disparità tra i docenti e ha compromesso la continuità didattica, lasciando dirigenti scolastici e segreterie in difficoltà. Pensiamo che la presenza fisica degli aspiranti alla convocazione, in attesa di un perfezionamento della procedura, sia la soluzione auspicabile.

Sul tema del reclutamento ha aggiunto: “Come annunciato dal Ministro e da noi rivendicato, trasformare l’organico di fatto in organico di diritto è una scelta logica e necessaria. È un atto dovuto per il futuro della scuola e del Paese.

Parlando dei concorsi, è inaccettabile bandirne di nuovi senza aver esaurito le graduatorie degli idonei del concorso 2020 e 2023 – ha ribadito D’Aprile -. Bisogna garantire giustizia a chi ha già superato una selezione. Su questo, c’è stata un’apertura da parte del ministro a seguito dell’interlocuzione con la Comunità Europea.

Sul sostegno: “È assurdo – ha detto – che in alcune Regioni ci siano docenti specializzati precari che non lavorano, mentre in altre si assume senza titolo. Proponiamo una graduatoria nazionale da utilizzare una volta esaurite le graduatorie di specializzati a livello provinciale”.

“Anche il personale ATA, oltre 36 mila supplenze, è al centro delle nostre preoccupazioni – ha affermato in conclusione il Segretario – È inammissibile la condizione di solitudine in cui sono lasciate le amministrazioni scolastiche che, è bene ricordarlo, vivono una carenza ormai cronica di personale. Le scuole stanno subendo ulteriori pressioni con l’obbligo di utilizzare l’applicativo Nuova Passweb per le istanze di cessazione. Si tratta di una pratica opprimente che non può essere imposta al personale.

Infine – ha sottolineato D’Aprile – accogliamo con favore il mantenimento della Carta del Docente a 500 euro, come da noi rivendicato. Tuttavia, rimane aperta la questione per i supplenti. Riteniamo infatti che la Carta debba essere estesa anche al personale a tempo determinato, Ata compresi.

Urgono interventi di finanza pubblica per la stabilizzazione del personale, senza la quale si pregiudica la qualità della scuola e inevitabilmente le sorti delle nuove generazioni e, quindi, di questo paese”, conclude.

In allegato il report dell’incontro *

REPORT *
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08 ottobre 2024 2024


Federazione
UIL SCUOLA RUA

08-10-2024

INCONTRO SINDACATI VALDITARA

Report dell’intervento di
Giuseppe D’Aprile

Di seguito i punti salienti toccati dal Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, durante l’incontro dell’8 ottobre 2024 con il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara.

PRECARIATO,
È ORA DI FERMARSI E RIPROGRAMMARE

Quest'anno la scuola è ripartita con circa 230 mila contratti a tempo determinato tra docenti e Ata (comprensivi di spezzoni orari), di cui circa 102.000 sul sostegno. Al di là dei numeri, c’è un problema strutturale, come ci ha ricordato anche la Corte di Giustizia Europea, ed è il precariato. Questa situazione, in particolare, danneggia i nostri alunni e il personale. In nove anni, il numero di precari è raddoppiato. Bisogna fermarsi e riprogrammare con coraggio.

Abbiamo denunciato anche i limiti dell'algoritmo. Il sistema di assegnazione delle supplenze ha mostrato tutti i suoi limiti, l’algoritmo ha fallito. È costato svariati di milioni, ha creato enormi disagi alle scuole, disparità tra i docenti e ha compromesso la continuità didattica, lasciando dirigenti scolastici e segreterie in difficoltà. Pensiamo che, per il prossimo anno scolastico, la presenza fisica degli aspiranti alla convocazione, in attesa di un perfezionamento della procedura, sia la soluzione auspicabile.

Ulteriore questione aperta riguarda il sistema degli interpelli, che ha portato molte scuole a ricevere migliaia di candidature in sole 24 ore. A pagarne le conseguenze sono le segreterie, i dirigenti scolastici e, ancora una volta, gli studenti.

IL RECLUTAMENTO E LA NECESSITA’ DI RIFORME STRUTTURALI

Abbiamo sottolineato come l’attuale sistema di reclutamento abbia mostrato tutti i suoi limiti, proponendo soluzioni per migliorare la situazione: per esempio, trasformare l’organico di fatto in organico di diritto è una scelta logica e necessaria. E' un atto dovuto per il futuro della scuola e del Paese. Questo è ciò che stiamo chiedendo da tempo.

CONTRARI A NUOVI CONCORSI
SENZA AVER ESAURITO LE GRADUATORIE ESISTENTI

Abbiamo espresso forte contrarietà all'indizione di nuovi concorsi senza prima aver utilizzato le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti, in particolare del 2020 e del 2023: È ingiusto chiedere a chi ha già superato una selezione di rimettersi alla prova, soprattutto quando ci sono ancora posti vacanti. Occorre coprire tutti i posti autorizzati utilizzando le graduatorie esistenti, anche per gli anni scolastici successivi.

Inoltre, nell’immediato, i posti autorizzati per l’a.s 2024/25 e non coperti per mancanza di aspiranti in una regione, si potrebbero redistribuire tra le diverse regioni in modo da coprire tutti i posti disponibili e, allo stesso tempo, permettere lo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso 2020.

CONCORSO PNRR E ANNO DI PROVA, CHIEDIAMO LO SVOLGIMENTO NEL 2024-25 ANCHE PER CHI SI ABILITA A BREVE

I docenti privi di abilitazione, risultati vincitori nella Graduatoria di Merito dell’ultimo concorso, la cui pubblicazione avviene anche oltre il 31 agosto, risultano già iscritti a un percorso abilitante destinato a concludersi entro l’anno solare.

Rivendichiamo che a questi docenti sia concessa la possibilità, durante la fase di nomina o successivamente alla stipula del contratto a tempo determinato, di dichiarare l’avvenuta acquisizione del titolo abilitante. Questo permetterebbe loro di svolgere l’anno di prova già nell’anno scolastico 2024/2025, con una conseguente modifica del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.

EMERGENZA SOSTEGNO: CREARE UNA GRADUATORIA NAZIONALE

In tema di sostegno agli alunni con disabilità, abbiamo denunciato una situazione paradossale: in alcune Regioni ci sono docenti specializzati precari che non lavorano, mentre in altre si assume senza titolo. Abbiamo proposto una graduatoria nazionale da utilizzare una volta esaurite le graduatorie di specializzati a livello provinciale.

PERSONALE ATA E QUESTIONE PASSWEB

Anche il personale ATA, con oltre 36 mila supplenze, è al centro delle nostre preoccupazioni. È inammissibile la condizione di solitudine in cui sono lasciate le amministrazioni scolastiche che, è bene ricordarlo, vivono una carenza ormai cronica di personale. Le scuole stanno subendo ulteriori pressioni con l’obbligo di utilizzare l’applicativo Nuova Passweb per le istanze di cessazione.

Si tratta di una pratica opprimente che non può essere imposta al personale, il quale, peraltro, non è adeguatamente formato e non riceve un giusto riconoscimento economico per adempimenti, che tra l'altro, non rientrano nei loro compiti.

CARTA DOCENTE MANTENUTA A 500 EURO

Infine, si è parlato del mantenimento della carta docenti a 500 euro già a partire dall’anno scolastico in corso. Siamo soddisfatti. Si trattava di un taglio previsto dal Governo Draghi che andava nella direzione contraria alla valorizzazione della professione docente.

Continuiamo a rivendicare l’estensione del beneficio a tutto il personale a tempo indeterminato e determinato – educatori e ATA compresi – significherebbe riconoscere e valorizzare il loro ruolo. Un primo passo verso un tipo di formazione continua e retribuita, necessaria per rafforzare l’intero sistema scolastico sotto ogni punto di vista.

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 09 Ottobre 2024 18:53)

 

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