Protocollo Sicurezza: le condizioni
“All’inadempienza dell’Amministrazione, la UIL Scuola risponde con quattro proposte inderogabili.” |
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Federazione Protocollo Sicurezza, incontro al MI All’inadempienza dell’Amministrazione, la UIL Scuola risponde con quattro proposte inderogabili. “Un incontro con poche luci e molte ombre. Ancora una volta l’Amministrazione sceglie la via della burocrazia ai danni della progettazione finalizzata alla buona didattica. Ci attendiamo dal Ministro Bianchi ulteriori aperture. Firmeremo il protocollo solo se si rivelerà veramente utile a mettere in sicurezza e a tutelare il personale scolastico in vista dell’avvio dell’anno scolastico”. Così, il Segretario generale della UIL Scuola Pino Turi a margine del vertice sulla definizione del Protocollo Sicurezza tra i Sindacati della scuola e il Ministero dell’Istruzione avvenuto il 12 agosto. Quattro i punti fondamentali ribaditi dalla UIL Scuola nel corso dell’incontro, punti che meritano risposte immediate. In primis il tema dei dati mancanti sui contagi a scuola: “E’ la quinta volta che ci raffrontiamo su questa problematica ma l’Amministrazione, ancora una volta, si è mostrata inadempiente – ha sottolineato il Segretario generale -. La conoscenza del numero di personale vaccinato è il presupposto necessario per cogliere la dimensione del fenomeno e per gestirlo”. Dal mancante dato dei contagi al tema green pass: “Rendendolo obbligatorio per il personale scolastico, l’Amministrazione ha messo in atto una misura iniqua e discriminatoria. L’aggiunta della sanzione poi, è per noi inaccettabile. E la soluzione si trova nella stessa legge: il personale che non intende vaccinarsi deve essere sottoposto a controlli periodici bastevoli a certificarne la non contagiosità. È evidente poi che il costo di quest’operazione debba ricadere sull’Amministrazione che ha il compito di garantire la sicurezza”. Ha aggiunto Turi. Il Segretario generale si è inoltre soffermato sul problema delle classi con numero di alunni incompatibile con le regole sul distanziamento: “Il sovraffollamento è un dramma ben anteriore alla pandemia – ha dichiarato -. Va affrontato e risolto in modo strutturale almeno per l’intero anno scolastico sdoppiando le classi e affidandole a docenti retribuiti con le risorse esistenti per contratti Covid. Solo in questo modo si potrà garantire il distanziamento”. La condizione, infine, dei lavoratori fragili: “Non si può affermare di non lasciare indietro nessuno e poi abbandonare nell’incertezza i lavoratori. Va istituito un tavolo tecnico che, in ogni singolo istituto, definisca la giusta collocazione professionale per i lavoratori fragili esposti a rischio contagio. Va inoltre immediatamente bloccata la procedura della malattia d’ufficio, valutazione impropria e illegittima dell’assenza, qualificata alla stregua dello “stato di malattia”, per evitare di effettuare il comporto. Servono maggiori garanzie riguardo la tutela del personale della scuola – ha concluso Turi -. Le nostre posizioni sono ancora molto distanti da quelle dell’Amministrazione che si è però riservata di produrre un nuovo testo che ci verrà inviato a stretto giro”. In allegato il report completo dell’incontro del 12 agosto con il MI. 1> REPORT INCONTRO AL MI §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
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INCONTRO CON POCHE LUCI E MOLTE OMBRE ENNESIMO VERTICE INTERLOCUTORIO TRA SINDACATI E MI INCONTRI AL MI. 12 agosto 2021, incontro al MI per: Definizione del Protocollo sicurezza a.s.2021/2022 Per la UIL SCUOLA hanno partecipato Giancarlo Turi e Rosa Cirillo. L’Amministrazione ha presentato una nuova bozza di protocollo in cui sono accolte, sia pure molto parzialmente, le richieste del Sindacato e comunque attraverso impegni politici, inseriti in un ADDEDUM, che è parte integrante del protocollo. La UIL SCUOLA ha ribadito la propria posizione, sintetizzandola in quattro punti che meritano risposte immediate: - I dati sul contagio continuano a mancare. Siamo al quinto incontro sul tema e nonostante le richieste, reiterate più volte, l’Amministrazione continua ad essere inadempiente. La conoscenza del numero di personale vaccinato, disaggregato per singola unità scolastica, è il presupposto necessario per cogliere la dimensione del fenomeno e per gestirlo. Il Protocollo si deve attuare nella singola scuola per garantire la relativa Comunità educante. Per la UIL SCUOLA il governo dell’emergenza sanitaria va affrontato e gestito sul livello di scuola con il coinvolgimento della Comunità educante, attraverso la costituita commissione, che va resa di carattere obbligatorio ed arricchita dalla presenza del medico competente. Il ricorso alla contrattazione di istituto rappresenta la dotazione politica strumentale con l’utilizzo di risorse sulla base di valutazioni specifiche, anche se in un quadro di insieme, non omologato - L’introduzione del green pass per decreto per il personale della scuola e l’inaccettabile sanzione, è una iniqua misura discriminatoria che può trovare nella stessa legge la soluzione: il vaccino ovvero il tampone che garantiscono la salute pubblica della Comunità educante. In questo contesto non capiamo il rifiuto a valutare con le risorse della scuola, già esistenti la possibilità di pagare il tampone, anche in funzione del numero di personale (potrebbe essere di poche unità o non esserci proprio) che vorrà fare questa scelta. Il rigore della legge, insomma, va temperato, anche reintroducendo la corsia preferenziale nella somministrazione del vaccino al personale scolastico. È In tale ottica che va considerata la condizione del personale precario le cui prestazioni vanno preventivamente predeterminate. Conseguentemente, una volta individuato il personale che non intende vaccinarsi, lo stesso va sottoposto a controlli periodici (tamponi) che ne certifichino la non contagiosità. E’ la stessa norma istituiva a prevederlo (cfr. D.L. 5 agosto 2021). Il costo di tale operazione non può che ricadere sull’Amministrazione che ha il compito di garantire la sicurezza, attraverso le risorse specifiche messe a disposizione per la profilassi (cfr.D.L.22/3/2021, n.41 – art.31 – comma 1). - Il distanziamento diventa la misura complementare, necessaria e dirimente. La dimensione del problema trascende quella della contingenza epidemiologica. Il decongestionamento delle classi sovraffollate, di cui lo stesso Ministero dell’Istruzione ha preso atto dandone anche una prima configurazione (la stessa si realizza negli istituti in cui siano presenti 5 classi con un numero di alunni superiori a 26/27 a seconda che trattasi del grado primario o di quello secondario), va affrontato e risolto in modo strutturale, dando cioè continuità, almeno per l’intero anno scolastico, sdoppiando le classi da affidare a docenti retribuiti con le risorse esistenti per contratti Covid di cui al D.L.25/5/2021, n.73 – art. 58 – comma 4 ter e 4 quater e a quelle dei PON Per la scuola per la programmazione 2014/2020 (al momento i finanziamenti si fermano all’anno solare in corso). L’attuale dotazione finanziaria già considera fonti di finanziamento: per 142 milioni di euro quale misura specifica e di 350mil di euro (cfr. D.L. 25/5/2021 – art.58 – comma 4 per il recupero degli apprendimenti con cui occorre comporre un autentico organico supplementare (c.d. Covid). Tutte queste risorse andrebbero utilizzate per intero allo sdoppiamento delle classi numerose che non potrebbero garantire il dovuto distanziamento. - La condizione dei lavoratori fragili. La soluzione del problema rappresenta un tratto di importante rilevanza culturale, prima ancora che pratico. Non si può affermare di non lasciare indietro nessuno, quando, poi, si materializza un gruppo di lavoratori che, pur essendo in assoluto idoneo alla propria mansione, versa in una condizione di inabilità transitoria a causa di uno stato epidemiologico che lo espone al rischio di contagio. Le soluzioni vanno ricercate istituendo un tavolo tecnico che, attivato a livello di singola istituzione scolastica, si occupi di definire la giusta collocazione professionale per i lavoratori interessati. In attesa della definizione, va immediatamente bloccata la procedura della malattia d’ufficio, valutazione impropria e illegittima dell’assenza, qualificata alla stregua dello “stato di malattia”, per evitare di effettuare il comporto. La UIL SCUOLA ha apprezzato alcuni passi in avanti come l’assegnazione di un ulteriore assistente ammnistrativo per ogni scuola, che rappresenta la dimostrazione di come si dovrebbe agire anche con il personale docente. Azione questa che consentirebbe di garantire il distanziamento andando a sdoppiare le classi troppo numerose. Purtroppo, ancora una volta l’Amministrazione sceglie la via della burocrazia, piuttosto che quella sicuramente più complessa della progettazione finalizzata alla buona didattica. Ci attendiamo dal ministro Bianchi ulteriori aperture che consentano di firmare un protocollo che ha la sua funzione nella misura in cui garantisce, a partire dal 1° settembre, procedure sistemi di sicurezza a tutela del personale scolastico. La Segreteria Nazionale §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ |
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Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link**» UIL SCUOLA RUA |
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^Fonte» UIL SCUOLA RUA_CS-Dcm_13AGO2021 = RS_2021-08-14» |
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