“L’abbondanza e la diffusione è dovuta all’aumento di produzione tessile e agli scarichi dei lavaggi e le concentrazioni più alte sono state rilevate in Mediterraneo e in Antartide.”

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Le microfibre tessili in mare
sono quasi tutte naturali

Uno studio coordinato dall’Istituto di scienze marine del Cnr ha dimostrato - in una ricerca pubblicata su Science Advances - che le fibre tessili sono estremamente diffuse in mare ma solo l’8% sono effettivamente sintetiche: per lo più sono composte da polimeri naturali, come lana e cotone, i cui tempi di biodegradazione non sono però ancora noti. L’abbondanza e la diffusione è dovuta all’aumento di produzione tessile e agli scarichi dei lavaggi e le concentrazioni più alte sono state rilevate in Mediterraneo e in Antartide

Un'analisi condotta dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-ISMAR), in collaborazione con un team di ricercatori sudafricani e australiani, indica che la grande maggioranza delle fibre tessili che galleggiano in oceano sono naturali. Lo studio, pubblicato su Science Advances, ha analizzato 916 campioni di acqua di mare durante 5 spedizioni internazionali condotte in 617 località.

“Abbiamo raccolto 23.593 fibre in sei bacini oceanici differenti e ne abbiamo analizzate circa duemila tramite un microscopio ad infrarossi (µFTIR) per identificarne la composizione polimerica, scoprendo che il 79,5% era a base di cellulosa (principalmente cotone), il 12,3% era a base animale (principalmente lana) e solo l'8,2% era sintetico (principalmente poliestere)”, racconta Giuseppe Suaria, ricercatore del Cnr-Ismar e coordinatore dello studio insieme al Prof. Peter Ryan dell’Università di Cape Town. Le concentrazioni variano considerevolmente da una regione all'altra: da 0,02 a 25,8 fibre per litro. I numeri più alti sono stati rilevati in Mediterraneo, ma alte concentrazioni sono state rinvenute anche in Antartide durante una spedizione internazionale di circumnavigazione dell’Antartide organizzata dall’Istituto polare svizzero.

“I risultati del nostro studio concordano con altre ricerche nel dimostrare la maggior presenza in ambiente marino di fibre a base di cellulosa e indicano invece che studi precedenti potrebbero aver sovrastimato l’abbondanza delle fibre sintetiche. Tuttavia, per quanto le fibre naturali come lana e cotone siano considerate biodegradabili, sappiamo ancora poco sui loro tempi di degradazione”, osserva il ricercatore Cnr-Ismar. “Inoltre, mentre la produzione globale di fibre tessili, naturali incluse, è più che raddoppiata in tutto il mondo negli ultimi 20 anni, raggiungendo 107 milioni di tonnellate prodotte nel 2018, quelle sintetiche dominano il mercato del tessile solo a partire dalla metà degli anni '90”.

Le fibre naturali e sintetiche sono utilizzate principalmente nella produzione di abbigliamento ed entrano in ambiente quando gli indumenti si logorano o attraverso le acque di scarico delle lavatrici. “Le fibre tessili vengono spesso incluse nelle valutazioni dell'abbondanza di microplastiche in ambiente e sono state rinvenute praticamente ovunque: nelle profondità oceaniche, nello stomaco dei pesci, negli alimenti e nelle bevande e addirittura nei polmoni umani, gli studi hanno però raramente dimostrato che percentuali significative di queste fibre ritrovate nei campioni siano effettivamente sintetiche”, conclude Suaria.

Link immagini e video in allegato>

Fotografie di fibre tessili oggetto di questo studio, varie fasi del campionamento di acqua superficiale (Per crediti e copyright delle fotografie fare riferimento ai titoli delle immagini). Mappa dell’abbondanza delle fibre tessili in ambiente oceanico (credits: Giuseppe Suaria, Cnr-Ismar) e grafico che riporta le percentuali delle fibre ritrovate in questo studio paragonate alla produzione globale di fibre tessili (credits: Giuseppe Suaria, Cnr-Ismar).

https://drive.google.com/file/d/1QFwIHQC0rNbcdSsaKNFauXl59jR7zA78/view
[N.d.R.> Documentazione/ Link/ Indirizzi presenti nella nota CNR originale e/o disponibili sui siti segnalati *]

La scheda

Chi: Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar, sede di Lerici)

Che cosa: ricerca pubblicata sulla rivista internazionale Science Advances: Microfibers in oceanic surface waters: A global characterization," by G. Suaria; A. Achtypi; S. Aliani; V. Perold; J.R. Lee; A. Pierucci; T.G. Bornman; P.G. Ryan.

Link: https://advances.sciencemag.org/content/6/23/eaay8493
[N.d.R.> Documentazione/ Link/ Indirizzi presenti nella nota CNR originale e/o disponibili sui siti segnalati *]

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Da/ Fonte>
Consiglio nazionale delle ricerche
Comunicato stampa 43/2020
Roma, 8 giugno 2020


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link»

CNR
www.cnr.it

Istituto di scienze marine (CNR-ISMAR)
http://www.ismar.cnr.it/

Università di Cape Town
http://www.uct.ac.za/


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Link/siti
esterni non collegati

^Fonte» CNR_CS-43-2020_08GIU2020 = RS_2020-06-10»
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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 10 Giugno 2020 19:56)