La pasta è storia, la pasta è economia, è società. La pasta è convivialità, incontro, vita; è gusto e sapienza, sogno e nostalgia…
Verona, domenica 27 novembre 2016, in piazza Brà dalle 10.00 alle 18.00 “La Pasta in Piazza”. |
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1) Documentazione (sito esterno)
Fonte: BPV, Comunicato - Evento, 27-11-2016»
COMUNICATO STAMPA Banca Popolare di Verona presenta: È stato presentato a Verona il volume strenna 2016 del Banco Popolare dal titolo “pasta in tavola”. Non si può parlare di cucina in Italia senza pensare di associarla alla “pasta”. Considerata nel mondo la più alta espressione della cucina italiana e di quella mediterranea, la pasta è anche la cultura del territorio. I formati, i tagli, la miscela di farine utilizzate rappresentano la sintesi del divenire della cultura. Declinata in infinite possibilità di formato e condimento, è il gusto della tradizione che varia di zona in zona e addirittura di famiglia in famiglia. Una memoria storica che riconduce alle nonne e alle mamme, che nel giorno della domenica, facevano la pasta in casa: la più grande tradizione delle famiglie italiane. Un racconto che si snoda tra tipicità, storie di vita e legami indissolubili con un territorio benevolo. “Ai precedenti libri strenna del Banco Popolare, che hanno trattato di pane, vino, formaggio, conserve, non poteva ora non aggiungersi questo libro sulla “pasta”. – Sottolinea Carlo Fratta Pasini, Presidente del Banco Popolare – Esso descrive le innumerevoli tipologie che la pasta assume nelle tavole del nostro Paese, le varianti regionali e locali, le infinite ricette con cui vari tipi di pasta possono essere cotti e portati in tavola. Ne esce l’affresco di un Paese che sembra aborrire qualsiasi uniformità o conformità.” “La pasta è storia, la pasta è economia, è società. La pasta è convivialità, incontro, vita; è gusto e sapienza, sogno e nostalgia. In una farfalla, in un singolo pacchero, in ogni spaghetto ci sono anni di tradizioni e ricerca, di innovazioni, di sofferenze e gioie. - Spiega Carlo Ottaviano, curatore del volume. – Ogni piatto di pasta è allo stesso tempo memoria di povertà e di ricchezza, di tempo di festa e di momenti di privazioni.” Per riscoprire la tradizione della “pasta in tavola”, Banca Popolare di Verona ha organizzato per domenica 27 novembre in piazza Brà dalle 10.00 alle 18.00 “La Pasta in Piazza”. Saranno proposte degustazioni di pasta e interessanti e divertenti laboratori educativi per i più piccoli curati da “è cucina”. L’iniziativa avrà anche uno scopo benefico grazie alla presenza in piazza di due associazioni di volontariato del territorio: la Ronda della Carità, che dal 1995 promuove e partecipa a progetti specifici rivolti a persone senza fissa dimora e in stato di estrema povertà e l’Associazione Società di San Vincenzo De Paoli che opera generalmente nelle parrocchie e che ha come scopo principale quello di aiutare le persone più sfortunate sia dal punto di vista materiale-finanziario che da quello morale-culturale. In parecchie città inoltre gestisce, mense, case di accoglienza e dormitori. Ha infine settori speciali che si occupano di carcerati e di gemellaggi con i paesi in via di sviluppo. Tutti i partecipanti all’evento in piazza potranno sostenere le due associazioni; infatti, a fronte di una piccola offerta, verrà consegnato un pacco o un piatto di pasta.
Carlo Ottaviano – da quarant’anni è giornalista professionista. Ha svolto la sua attività in Sicilia, dove è nato, a Roma per vent’anni e a Milano, dove vive. Cronista di nera negli anni Settanta, giornalista economico– sindacale negli anni Ottanta, televisivo alla fine del Millennio, negli ultimi 15 anni si è occupato di enogastronomia. Ha diretto i mensili “Vie del Gusto” e il “Gambero Rosso”. Attualmente scrive per la sezione Macro de “Il Messaggero”, per le pagine siciliane de “La Repubblica” e per “Freccia Gourmet”. Dirige a Montecatini Terme il festival annuale Food&Book, dedicato alla letteratura enogastronomica. Tra le sue recenti pubblicazioni, Olio nostrum assieme a Manfredi Barbera, sulla storia dell’olivicoltura nel Mediterraneo.
Silvia Vaulà - titolare dello Studio Fotografico Plastikwombat, approda alla fotografia dopo dieci anni di ricerca scientifica, diplomatasi alla scuola EFTI di Madrid e successivamente formandosi con fotografi quali Zoe Strauss, Richard Kalvar, Guido Harari e Mauricio Alejo. Perseguendo una fotografia con un taglio d’autore, si dedica sia all’attività di fotografa professionista, sia alla ricerca artistica, spaziando dal ritratto alla food-photography. Ha recentemente partecipato con le sue opere a The Others Art Fair e Play With Food ed esposto al Circulo de Bellas Artes di Madrid il progetto sul riciclo degli imballaggi alimentari premiato al concorso internazionale di fotografia “Upcycling”. |
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Ultimo aggiornamento (Sabato 26 Novembre 2016 11:18)