Garantire la qualità sostenere l’innovazione. Le proposte della UIL scaturite dall’ incontro nazionale dei referenti.

Dopo il riordino dell’istruzione tecnica e professionale, secondo la legge 40/2007 si dovrà procedere all’avvio dei percorsi di istruzione post-secondaria all’interno degli Istituti Tecnici Superiori. A questo obiettivo il MIUR sta lavorando per avviare l’offerta dal settembre 2011, successivamente alla emanazione di un decreto interministeriale che regolamenti i livelli essenziali nazionali per la costituzione delle figure professionali e dei relativi standard formativi - in entrata e in uscita dai percorsi - i relativi titoli/certificazioni, le modalità di svolgimento degli esami le commissioni di valutazione, il monitoraggio ed altro ancora. Il passo ufficiale per l’avvio dell’offerta si è realizzato con lo svolgimento della Conferenza nazionale dei servizi del 30 marzo, in cui imprese, scuole, università centri di ricerca e di formazione, Regioni ed Enti Locali si sono confrontati per la verifica della condivisibilità degli obiettivi generali  e di merito. Per offrire un contributo specifico di parte sindacale la UIL Scuola ha organizzato un incontro nazionale di referenti per gli ITS segnalati dalle segreterie regionali cui ha preso parte una rappresentanza dell’IRASE e della segreteria confederale per le politiche territoriali. Dall’Incontro svolto il 18 aprile 2011 sono emersi i seguenti aspetti.

• La UIL attribuisce grande importanza allo sviluppo di un sistema di istruzione postsecondario di elevato profilo, capace di qualificare la scuola attraverso percorsi formativi paralleli a quelli universitari: a questo fine si rileva l’importanza della concertazione tra i diversi soggetti istituzionali sia a livello nazionale che territoriale per presidiare la forte connotazione innovativa e sostenerne lo sviluppo in termini qualitativi.
• Il contributo di  competenze  culturali e professionali maturate all’interno delle scuole va valorizzato sia per ciò che concerne la docenza che la progettazione e la realizzazione dei percorsi, prevedendo la presenza di docenti e dirigenti scolastici nei comitati tecnici scientifici presenti in ciascuna delle  Fondazioni di partecipazione (che sottendono ad ogni ITS) nonché nelle commissioni esaminatrici; il loro coinvolgimento  va fondato sulla corrispondenza tra competenze professionali e settore produttivo di riferimento  sia nell’insegnamento che nella progettazione.
• Il ruolo della scuola va valorizzato in ordine al prezioso lavoro di informazione di orientamento dei giovani e delle famiglie verso questa tipologia formativa,  e  per le prove di ammissione, a carattere selettivo , nella definizione di tutte le figure, in modo da consentire l’avvio dell’intero ventaglio di percorsi previsti, coinvolgendo anche gli esperti segnalati dalla UIL;  va inoltre chiarito che cosa accade se per uno dei settori produttivi di sviluppo previsti dalla legge 40/2007 non siano state costituite apposite fondazioni.
• Vanno previsti standard nazionali di organizzazione, - tirocini, stage, attività laboratoriale, profili professionali di uscita, criteri per l’accesso ai corsi ed altro ancora. La definizione di standard deve riguardare, oltre agli aspetti formativi, anche le strutture edilizie e quelle laboratoriali al fine di garantire sicurezza ed efficienza degli ambienti di apprendimento.
• Vanno individuate specifiche linee guida per il reclutamento di profili professionali degli esperti.
• Grande importanza è attribuita al monitoraggio  per evidenziare punti di forza ed aggredire eventuali disfunzioni, con particolare attenzione alle ricadute occupazionali per i giovani. 

Un più dettagliato contributo potrà arrivare dalla UIL una volta  che la totalità dei documenti previsti- l’elenco delle figure, tabelle di corrispondenza tra i percorsi ITS e gli indirizzi del secondo ciclo, i profili professionali e culturali di uscita- saranno resi disponibili.  

Comunicato >>>
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