PROCEDURE, MODALITÀ E CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE ALLE SCUOLE DEI DOCENTI TITOLARI DI AMBITO: I SINDACATI SCUOLA PRONTI AI RICORSI ALLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
"Profili di illegittimità sono stati già individuati dagli uffici legali. Azioni a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale." |
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1) Documentazione (sito esterno)
UIL Scuola, Comunicato, 22-07-2016»
FLC CGIL Sindacati scuola: ricorso alla giustizia amministrativa Profili di illegittimità sono stati già individuati dagli uffici legali Totale mancanza degli elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole: i sindacati scuola registrano molto negativamente la decisione del Miur di fornire unilateralmente indicazioni operative ai dirigenti scolastici, rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità. Con la pubblicazione delle ‘indicazioni operative’ per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l'assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito” si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, renderanno strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola; aggraveranno pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici; aumenteranno i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili. La prospettiva di modernizzazione del sistema di istruzione non può essere confusa con l’indicazione dell’utilizzo di Skype, videochiamata, per i colloqui tra dirigenti scolastici e insegnanti. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal, che per molte settimane si sono impegnati responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, sono pronti ora a intraprendere ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale: l’impugnativa di tutti gli atti amministrativi e delle conseguenti procedure nelle quali non si individuano i criteri minimali di correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “indicazioni operative” del Miur innanzi alla giustizia amministrativa – e, innanzi ai Tribunali del lavoro, le azioni legate alla lesione dei diritti soggettivi dei singoli docenti. Roma, 22 luglio 2016 FLC CGIL, Domenico Pantaleo |
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