Missioni impossibili per la scienza e la ricerca?!
“…problemi e … obiettivi che l’essere umano, con la scienza e la tecnica, ancora non riesce a risolvere e raggiungere …” |
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Missioni impossibili La tragedia delle Marche ci ricorda come non si possano prevedere con assoluta esattezza gli eventi catastrofici: al di là delle responsabilità umane, infatti, anche i modelli a disposizione hanno margini di incertezza ineliminabili. E questo è solo uno dei moltissimi casi in cui l’avanzamento delle conoscenze non basta a risolvere definitivamente i nostri problemi o a ottenere i risultati che vorremmo. D’altronde, la scienza si distingue proprio per la sua eterna perfettibilità. Per citare il celebre film interpretato e prodotto da Tom Cruise, abbiamo dedicato il nuovo numero dell’Almanacco della Scienza, on line su https://almanacco.cnr.it/*, al tema “Mission: Impossible”. Per occuparci non di agenti segreti ma di alcuni obiettivi su cui scienza e tecnica sono impegnate, pur non avendoli raggiunti. Ad aiutarci, come sempre, ricercatrici e ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche. Nel Focus, Vincenzo Levizzani dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima ricorda gli studi in corso per provocare artificialmente la pioggia tramite il “cloud seeding”. Di acqua parla anche Lidietta Giorno, direttore dell’Istituto per la tecnologia delle membrane, che illustra le nuove tecniche di desalinizzazione di quella di mare. Passando alla Terra, il direttore dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria Sandro Conticelli chiarisce perché è impossibile raggiungerne il centro. Andrea Billi (sempre dell’Igag) e Antonio Coviello dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi parlano di come “anticipare” i disastri ambientali sul piano predittivo e assicurativo. A proposito di emergenze socio-economiche, Desirée Quagliarotti dell’Istituto di studi sul Mediterraneo incentra il suo intervento sull’eterna lotta contro fame e povertà. Giampaolo Vitali dell’Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile affronta invece le tecniche con cui le imprese cercano di prevedere gli scenari futuri. La salute umana è poi un settore dove l’impossibilità è particolarmente sentita: Michela Matteoli, direttore dell’Istituto di neuroscienze, e Andrea Grignolio, componente della Commissione per l’Etica della ricerca e la bioetica e ricercatore dell’Istituto di tecnologie biomediche, affrontano rispettivamente il sogno di raggiungere la longevità in buone condizioni e quello di debellare per sempre le malattie. Infine, tema davvero “fantascientifico”, parliamo di teletrasporto con Alessandro Zavatta dell’Istituto nazionale di ottica. La “missione impossibile” torna nel Faccia a faccia con il velista Giovanni Soldini, autore di memorabili regate in solitario. In Cinescienza Matteo Guidotti dell’Istituto di scienze e tecnologia chimiche “Giulio Natta” commenta proprio il film “Mission: Impossible”. Anche nelle altre rubriche vengono illustrate imprese scientifiche e non ai limiti delle possibilità umane: In Scienza in scena si parla del film di Rai 1 “A muso duro”, dedicato al medico Antonio Maglio, che nel 1960 ha dato avvio alla prima Paralimpiade; in Sonetti Matematici, Alessandro Moriconi ricorda l’ultimo teorema di Fermat, dimostrato solo tre secoli dopo la sua enunciazione; nelle Recensioni, vediamo tra gli altri, i volumi “La vita in alto” (Marsilio), “Dove va la fisica?” (Codice) e “Serendipità” (Raffaello Cortina). Il magazine dell’Ufficio Stampa Cnr è sempre on line all'indirizzo https://almanacco.cnr.it/ *. Buona lettura. |
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