EMERGENZA COVID: ORA LE SCUOLE TRA REGIONI, ENTI LOCALI E AUTORITÀ SANITARIE
Bypassato il tavolo nazionale sulla sicurezza, si passa a quelli regionali. |
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Federazione LA NOTA ALLE SCUOLE È Il RISULTATO DI URGENZE SANITARIE E DIVISIONI ISTITUZIONALI Avvertiti solo un quarto d’ora prima. Momento difficile che richiederebbe invece maggiore coesione e concertazione. È l’assunzione di decisioni e responsabilità condivise che sta venendo drammaticamente meno. La nota inviata alle scuole dal ministero dell’Istruzione mostra chiaramente l’esistenza di un contrasto tra ministri e una spaccatura tra governo, Regioni e Comuni. Tra le misure contenute c’è lo spostamento diretto alle regioni, saltando le competenze e i confronti propri del Tavolo nazionale sulla sicurezza, quello deciso ad agosto, che doveva operare un monitoraggio costante sull’andamento della pandemia nelle scuole. La delega passa ai tavoli regionali. Il tavolo nazionale è assorbito dal ministro, che non lo ha più convocato, e che dietro pressanti richieste lo annuncia con tutto comodo per il prossimo 30 ottobre. Ancora una volta è la scuola che si deve adeguare alle disposizioni e dovrà farlo, come al solito con le proprie risorse, da sola – osserva con grande preoccupazione Pino Turi, segretario generale Uil scuola. La comunità educante è chiamata a risolvere anche le diatribe tra istituzioni, vaso di coccio tra vasi di ferro, Distanze che aumentano la confusione e prestano il fianco alla diffusione della pandemia proprio quando si avrebbe maggior bisogno di coesione e concertazione ovvero l’assunzione di decisioni e responsabilità condivise, che sta venendo drammaticamente meno. Prova ne è la recente richiesta delle regioni su un protocollo nazionale di natura sindacale, a cui ha fatto eco la richiesta delle confederazioni di un incontro con il ministro Azzolina. Un modo di procedere che potrebbe trovare giustificazione nel rincorrersi rapido dell’evoluzione della pandemia che diventa invece strumentale e volutamente ostruzionista – osserva Turi - se si pensa che è dall’inizio del suo mandato che il ministro opera continuamente in modo isolato. Anche in questa circostanza, di assoluta gravità e urgenza, siamo stati informati quando la nota era già pronta e confezionata. Un modo di fare inaccettabile che non potrà portare nessun risultato. La palla si sposta sul campo della politica. Si dovrà prendere atto dell’inadeguatezza a gestire questa delicata fase che avrebbe bisogno di unità e non di divisioni. Ammissione che non arriverà da una politica solo di opposizione e contrapposizione. On line la scheda di dettaglio sul provvedimento*: |
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Federazione DPCM DEL 18 OTTOBRE 2020 Il 18 ottobre è stato varato il nuovo DPCM contenente misure restrittive per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Le misure contenute nel DPCM saranno valide fino al13 novembre. Di seguito le disposizioni che riguardano la scuola, anche alla luce delle indicazioni contenute nella nota ministeriale n. 1896 del 19 ottobre 2020, nei casi in cui è ulteriormente necessario contrastare la diffusione del contagio o se si è in presenza di situazioni critiche di particolare rischio territoriale. Scuole Secondarie di Secondo grado IL RUOLO DELLE REGIONI, ENTI LOCALI E AUTORITÀ SANITARIE Compete alle autorità regionali, locali o sanitarie:
A seguito della comunicazione da parte delle autorità sanitarie e degli enti locali delle sopraggiunte situazioni critiche e di particolare rischio:
LA RIMODULAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA A seguito della comunicazione delle autorità regionali, locali o sanitarie della situazione di criticità e di particolare rischio, riferita ad uno specifico contesto territoriale, e delle deliberazioni assunte in sede di Riunione di Coordinamento regionali e locali, le scuole secondarie di secondo grado, a cui spetta la competenza della eventuale rimodulazione della didattica:
Nelle scuole secondarie di secondo grado presso le istituzioni convittuali: ▪ le classi di soli convittori potranno mantenere l’orario di inizio delle lezioni già definito; ▪ le classi ove solo una parte di studenti sia composta da convittori dovranno modificare l’orario di inizio delle lezioni, posticipandolo a partire dalle ore 9.00; ▪ i convittori attenderanno l’arrivo a scuola dei compagni, opportunamente vigilati dagli educatori ATTENZIONE! Le “situazioni critiche e di particolare rischio”, rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali, sono le sole che giustificano una eventuale revisione di quanto già stabilito, anche con riferimento all’ingresso posticipato alle ore 9.00, che deve essere disposto unicamente qualora ricorrano le condizioni sopra descritte. Riunioni e rinnovo degli organi collegiali Le riunioni degli organi collegiali possono essere svolte sia in presenza sia a distanza sulla base della possibilità di garantire il distanziamento fisico e, di conseguenza, la sicurezza dei partecipanti. È dunque possibile che anche le operazioni legate al rinnovo degli organi collegiali possano avvenire a distanza, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione. Ulteriori specificazioni ▪ La didattica digitale integrata resta complementare alla didattica in presenza. ▪ Resta l’esigenza di tutelare le specifiche situazioni degli alunni con disabilità o con altri bisogni educativi speciali, di cui va favorito l’apprendimento in presenza. ▪ Anche nei casi di ricorso obbligatorio alla DDI, occorre che la comunità educante mantenga un contatto serrato con tutte le situazioni di particolare fragilità e offra, dove necessario, i necessari aiuti, al fine di garantire il prioritario diritto all’istruzione di tutti gli alunni. Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado Nulla cambia nelle scuole dell’infanzia, primaria e di I grado per cui le attività scolastiche si svolgono esclusivamente in presenza. |
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Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link**» UIL SCUOLA RUA |
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^Fonte» UIL SCUOLA RUA_Cmn-DCM_20OTT2020 = RS_2020-10-21» |
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Documentazione correlata e/o richiamata»
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